Le teorie espressive della pena muovono dall'assunto per cui la sanzione penale, a differenza delle altre sanzioni, ha la funzione di esprimere un rimprovero (o meglio, una "censura") nei confronti del reo, ma anche una denuncia del reato rivolta alla società, oltreché una presa di posizione in favore della vittima. In questo insieme – non sempre ordinato – di finalità si compendia la c.d. funzione espressiva della pena: una "funzione", per l'appunto, che connota la pena da un punto di vista sociale e descrittivo, ma che si tende, con preoccupante disinvoltura, ad elevare a rango di giustificazione. La presente monografia propone una classificazione ed effettua un esame critico delle più significative versioni di teorie espressive ed espressivo-comunicative affermatesi nel dibattito anglosassone e in quello tedesco, soffermandosi sulla sovrapposizione tra descrizione e giustificazione della pena e sui rischi che possono discenderne per un sistema penale garantista.