Nella liquidazione giudiziale di gruppo, l’art. 290 del Codice della crisi attribuisce al curatore il potere di esercitare «azioni dirette a conseguire la dichiarazione di inefficacia di atti e contratti» che abbiano prodotto l’effetto di «spostare risorse a favore di un’altra impresa del gruppo con pregiudizio dei creditori».
Il volume analizza tali strumenti alla luce dell’esperienza italiana e comparata in ordine alle revocatorie nei gruppi, nonché della funzione assegnata al rimedio nell’ordinamento interno e nei principali sistemi stranieri: ciò allo scopo di verificare se ed in quale misura l’interazione con l’impresa di gruppo imprima adattamenti alla tutela revocatoria, indirizzando il microsistema dell’inefficacia nei gruppi verso tratti più o meno marcati di specialità.