L'attività di regolazione dell'Autorità per L'energia elettrica e il gas, istituita con la legge 14 novembre 1995, n. 481, è iniziata nel 1997, dopo un periodo iniziale di avvio caratterizzato da scelte complesse di organizzazione e di strategia in un quadro intricato di compiti; in vent'anni, l'esperienza del tutto nuova di un unico regolatore per più servizi pubblici è stata integrata e aggiornata in relazione alle innovazioni normative dell'ordinamento comunitario per i mercati dell'energia e del gas e alle scelte del legislatore nazionale per i servizi pubblici locali di interesse economico generale in un mercato liberalizzato. Inoltre, l'Unione europea ha introdotto, secondo la logica sovranazionale di accentramento, lo schema della rete europea dei regolatori e un'agenzia per la cooperazione fra regolatori nazionali con ulteriori prospettive di evoluzione. La competenza per il sistema idrico (2011) ha contribuito a riordinare il settore con un rilevante impulso positivo, nonostante il dibattito (ancora aperto) sulle modalità di gestione dell'acqua. La regolazione nazionale accentrata di più servizi pubblici ha comportato un'azione complessa caratterizzata da specifici procedimenti amministrativi e da ciò esigenze di semplificazione espresse dagli operatori economici nelle frequenti consultazioni. Lo studio esamina le varie problematiche emerse negli anni fino alla prospettiva, per ora in attesa di disciplina normativa, della regolazione accentrata della gestione del ciclo dei rifiuti urbani e assimilati, soluzione che sembra, comunque, ormai inevitabile per l'importanza del settore e l'evidente inadeguatezza della vigente organizzazione.