La nuova normalità economica (deglobalizzazione, inflazione e tassi di interesse positivi), l’innovazione tecnologica sempre più rapida (big data, intelligenza artificiale, metaverso), il nuovo multilateralismo geopolitico, la tutela dell’ambiente e della società, le transizioni in atto (energetica, demografica, digitale) influenzano la gestione del risparmio mondiale. Per un Paese come il nostro, privo di materie prime, ma ricco di intelligenza e di risparmio privato, un Wealth Management efficiente e innovativo è una condizione necessaria per affrontare le prossime sfide. Esso, infatti, può contribuire — attraverso l’allocazione efficiente del risparmio e la creazione di performance, ossia di nuova ricchezza — al sostegno dei consumi e quindi della crescita del Paese. In questo contesto, i Wealth Manager giocano un ruolo strategico e diventano motori etici di sviluppo attraverso la gestione della relazione con tutti i loro clienti. Il libro affronta l’evoluzione del loro ruolo alla luce dell’innovazione tecnologica (AI in particolare) e trova nella applicazione dei principi della finanza comportamentale il metodo in grado di coniugare gli interessi di tutti gli attori coinvolti: gli stessi Wealth Manager, i clienti, gli intermediari. I Wealth Manager godono di un vantaggio sostanziale rispetto agli algoritmi: la capacità di dialogare in modo profondo, intimo, riservato con i clienti. Questo dialogo consente di anticipare e cercare di evitare errori comportamentali e quindi di allocare in modo ottimale il risparmio. L’adozione della finanza comportamentale e un utilizzo costruttivo della AI consentiranno ai Wealth Manager di fronteggiare le sfide in atto e la concorrenza degli algoritmi.