Il volume si propone di analizzare le disposizioni codicistiche (artt. 484 – 511 c.c.) in tema di accettazione con beneficio di inventario, istituto che affonda le radici nel diritto romano e che è stato oggetto di una evoluzione adesiva alle specifiche istanze giuridiche, economiche e sociali sottese, mantenendo ferma la sua caratterizzazione di efficace presidio di tutela patrimoniale. Dall’analisi puntuale dei singoli articoli emerge la complessità strutturale e funzionale dell’accettazione beneficiata, che si sviluppa tanto con riferimento ai soggetti coinvolti (novero che si è ampliato nel corso del tempo), quanto alla natura oggettiva (la cui definizione è stata assoggettata a un intenso lavorio dottrinale e giurisprudenziale). La sostanziale strutturazione in due fasi essenziali (segnatamente, la dichiarazione di accettazione e la redazione dell’inventario) consente un’opera di sistematizzazione dei differenti profili operativi e applicativi, che spaziano dall’effettività della separazione patrimoniale, alla responsabilità verso i soggetti terzi (creditori personali e creditori ereditari; legittimari; soggetti terzi; fisco), passando per le ipotesi di decadenza e inefficacia.