Il testo analizza la disciplina relativa alle società tra professionisti e alle società tra avvocati, spesso molto criptica e di difficile interpretazione a causa della oggettiva incapacità del legislatore italiano di amalgamare il concetto di “impresa” e quello di “professione intellettuale”.
L'autore approfondisce con attenzione l’intera normativa che negli anni si è susseguita cercando di offrire risposte e interpretazioni alle tante questioni che sono rimaste aperte.
Il volume è prevalentemente occupato da una parte teorica che, ricalcando l’intero perimetro della disciplina giuridica (ove esistente) e ragionando di buon senso giuridico (laddove una specifica norma sia rimasta latitante) ha cercato di venire a capo di una soluzione che possa dirsi coerente con la legge in generale e con le norme specifiche dettate in materia di società professionali.
Sono presenti anche dei formulari, la cui finalità è solo quella di dimostrare, in concreto, la possibilità (e le modalità) di esecuzione di ciò che è stato sostenuto in teoria.
Indice sintetico
CAPITOLO I - Il tradizionale divieto di costituire società tra esercenti professioni intellettuali ed il suo graduale superamento
CAPITOLO II - L’excursus storico normativo che ha condotto all’attuale apertura verso la possibilità di costituire società per l’esercizio di professioni “protette”
CAPITOLO III - Le società tra professionisti
CAPITOLO IV - Le società tra avvocati
CAPITOLO V - Le questioni aperte
BIBLIOGRAFIA