La pluralità di cessioni in blocco ex art. 58 T.U.B. dei crediti bancari è diventato il sistema di gestione dei crediti NPL (Non-Performing Loans) e degli UTP (Unlikely To Pay) da parte delle banche che da anni – in luogo della gestione interna – preferiscono cedere a società terze massimizzando la perdita economica, al fine di effettuare la pulizia dei propri bilanci con risparmio dei costi di gestione e con notevoli benefici fiscali.
Tali società acquistano i crediti di difficile esazione, assumendosi i rischi del recupero.
L’attuale instabilità e incertezza, economica e finanziaria, ha riportato il tema dei Non-Performing Loans al centro delle attenzioni e discussioni anche sul fronte istituzionale.
Il presente Fascicolo, passando per un inquadramento normativo complessivo della materia della gestione dei crediti bancari inesigibili, disvela le criticità e le opacità che emergono in merito alle operazioni di cessione dei crediti, alle modalità del recupero del credito, alla gestione degli stessi, per poi focalizzarsi, nell’ambito tecnico-processuale, sul profilo probatorio e sulle questioni, tanto dibattute in giurisprudenza, afferenti alle legittimazioni sulle cartolarizzazioni di chi ha ceduto e di chi ha acquistato il credito deteriorato e/o inesigibile.