Il volume è uno strumento utile per la preparazione alla prova preselettiva prevista per il Concorso RIPAM di 92 posti presso Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
La prova consiste in un test, da risolvere in 70 minuti, composto da 50 quesiti a risposta multipla di cui 25 attitudinali per la verifica della capacità logico-deduttiva, di ragionamento logico-matematico e critico-verbale, 5 situazionali e 20 diretti a verificare la conoscenza delle seguenti materie:
- diritto amministrativo;
- elementi di contabilità di Stato;
- disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo.
Il testo presenta una sezione teorica, seguita da batterie di quiz con soluzione commentata, dedicata al diritto amministrativo e alla contabilità di Stato.
A seguire sono presenti una sezione teorica dedicata alla disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo e una ai quiz situazionali.
LIBRO PRIMO DIRITTO AMMINISTRATIVO
Capitolo 1 Inquadramento del diritto amministrativo: funzioni e fonti
1.1 Caratteristiche del diritto amministrativo
1.2 La pubblica amministrazione e la cura degli interessi pubblici
1.3 La funzione politica e la funzione amministrativa
1.3.1 Nozione e distinzioni
1.3.2 La differenza tra gli atti politici e gli atti di alta amministrazione
1.4 Le fonti del diritto
1.4.1 Le fonti atto
1.4.2 Le fonti fatto
1.4.3 I criteri disciplinanti i rapporti tra le fonti del diritto
1.5 La scala gerarchica delle fonti del diritto
1.6 Le fonti costituzionali
1.7 Le fonti primarie
1.8 Le fonti secondarie
1.9 Le fonti terziarie
1.10 La Costituzione
1.10.1 L’articolazione della Costituzione
1.11 Le leggi costituzionali e di revisione costituzionale
1.12 Il procedimento di revisione costituzionale
1.13 I limiti della revisione costituzionale
1.14 La riforma del titolo V della parte II della Costituzione
1.15 Le leggi statali
1.15.1 Il potere legislativo
1.15.2 La potestà legislativa statale
1.15.3 La potestà legislativa concorrente
1.15.4 La potestà legislativa esclusiva residuale regionale
1.15.5 La riserva di legge
1.15.6 Il procedimento di formazione della legge ordinaria dello Stato
1.15.7 La fase decisoria o di approvazione
1.15.8 L’integrazione dell’efficacia
1.15.9 L’entrata in vigore della legge statale ordinaria
1.15.10 Alcune particolari fattispecie di leggi: a) l’autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali
1.15.11 Segue: b) la concessione di amnistia ed indulto
1.15.12 Segue: c) la modifica del Concordato con la Chiesa Cattolica
1.15.13 Segue: d) le intese con le confessioni religiose diverse dalla Cattolica
1.16 Il decreto legislativo delegato
1.16.1 La legge delega
1.16.2 I contenuti della legge delega
1.16.3 Il decreto legislativo delegato
1.16.4 I limiti del decreto legislativo delegato
1.16.5 Il procedimento
1.16.6 Un’ipotesi anomala di delegazione: la dichiarazione dello stato di guerra
1.17 Il decreto legge
1.17.1 I presupposti
1.17.2 Il procedimento
1.17.3 I limiti
1.17.4 La mancata conversione ed il diniego di conversione del decreto legge
1.18 Gli statuti e le leggi regionali
1.19 I codici ed i testi unici
1.20 I tratti salienti
1.20.1 I regolamenti dell’esecutivo: definizione e distinzioni
1.20.2 Caratteristiche
1.20.3 Tipologie di regolamenti
1.21 Atti normativi secondari ed atti amministrativi generali
1.22 Le ordinanze di necessità ed urgenza
1.23 Atti necessitati e bandi militari
1.24 Le norme interne
1.24.1 Nozione
1.24.2 Le circolari amministrative: definizione, classificazione e impugnazione
1.24.3 La prassi amministrativa
1.25 Le fonti derivanti dal diritto europeo e gli atti giuridici dell’Unione europea
Capitolo 2 Il pluralismo istituzionale: organi e competenze della P.A.
2.1 Quadro generale dell’organizzazione statale centrale
2.1.1 Lo Stato-amministrazione e le formule organizzatorie
2.1.2 Il Governo ed i Ministeri
2.1.3 Altri organi e strutture governative
2.1.4 Gli organi ausiliari
2.1.5 Le aziende autonome
2.1.6 La riforma della Pubblica Amministrazione operata con la legge Madia
2.2 L’organizzazione statale periferica
2.2.1 Premessa
2.2.2 Il Prefetto e gli Uffici territoriali di Governo (UTG)
2.3 Gli enti pubblici nel pluralismo istituzionale
2.3.1 Nozione e classificazione
2.3.2 I caratteri degli enti pubblici
2.3.3 Le Agenzie
2.4 Le Autorità indipendenti
2.5 L’influenza del diritto europeo
2.5.1 L’organismo di diritto pubblico
2.5.2 L’impresa pubblica
2.6 Gli organi e gli uffici
2.6.1 Definizioni
2.6.2 La classificazione degli organi
2.6.3 Rapporto organico e rapporto di servizio
2.7 Attribuzione e competenza: definizioni e tipologie
2.8 Il trasferimento di competenza
2.8.1 Premessa
2.8.2 La delega
2.8.3 L’avocazione
2.8.4 La sostituzione
2.8.5 Il difetto di competenza
2.9 Le relazioni tra gli organi
2.9.1 La gerarchia
2.9.2 La direzione ed il coordinamento
2.10 Il controllo
2.10.1 Nozione
2.10.2 Il controllo sugli organi
2.10.3 Il controllo sugli atti
2.10.4 I controlli interni sull’attività
Capitolo 3 Il rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A.
3.1 Il cammino della privatizzazione
3.2 La riforma Brunetta: il percorso inverso della rilegificazione
3.3 Il decreto Madia
3.4 Il sistema delle fonti del pubblico impiego
3.5 La micro e la macro organizzazione
3.6 La contrattazione collettiva
3.7 La contrattazione integrativa
3.8 L’accesso al pubblico impiego
3.8.1 Quadro normativo
3.8.2 Il reclutamento
3.8.3 Il ricorso alla flessibilità nel pubblico impiego
3.8.4 L’attenzione al benessere organizzativo
3.9 Il regime delle progressioni
3.10 La modificazione soggettiva
3.10.1 La mobilità volontaria
3.10.2 La mobilità obbligatoria
3.10.3 La mobilità tra pubblico e privato
3.11 L’esercizio di mansioni superiori
3.12 Il nuovo status del dipendente pubblico
3.13 La responsabilità disciplinare dei dipendenti
3.13.1 Inquadramento generale
3.13.2 Le nuove fattispecie di illecito disciplinare
3.14 Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Capitolo 4 L’esercizio della funzione amministrativa: attività discrezionale e provvedimentale
4.1 Discrezionalità amministrativa
4.2 Discrezionalità tecnica, accertamento tecnico e discrezionalità mista
4.3 Il merito
4.4 Le posizioni soggettive
4.4.1 Concetto di situazione giuridica soggettiva
4.4.2 Definizione e tipologie dell’interesse legittimo
4.4.3 La posizione giuridica di diritto soggettivo
4.5 Interessi diffusi e collettivi
4.5.1 Nozione
4.5.2 La tutela giudiziale degli interessi diffusi
4.6 La class action nei confronti della P.A.
4.6.1 Premessa
4.6.2 I presupposti dell’azione
4.6.3 Il procedimento
4.7 Gli atti amministrativi
4.7.1 Nozione
4.7.2 Gli elementi essenziali
4.7.3 Gli elementi accidentali
4.7.4 La struttura formale dell’atto
4.7.5 I caratteri
4.7.6 L’efficacia
4.7.7 L’esecutività e l’eseguibilità
4.8 L’autorizzazione e le figure affini
4.9 La segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
4.10 Il silenzio assenso in luogo dell’autorizzazione espressa
4.11 La concessione
4.12 Il permesso di costruire
4.13 La comunicazione inizio lavori (CIL)
4.14 I provvedimenti restrittivi: gli atti ablatori
4.15 Gli atti sanzionatori
4.16 L’espropriazione
4.17 I certificati
4.18 Le autocertificazioni
4.18.1 Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni
4.18.2 L’oggetto delle dichiarazioni sostitutive di certificazioni
4.18.3 Le dichiarazioni sostitutive di certificazione: casistica
4.18.4 Le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà
4.18.5 Modalità per la redazione e sottoscrizione delle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà
4.18.6 Le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà: casistica
4.18.7 Casi particolari di utilizzo della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
4.18.8 Casi di espressa esclusione del ricorso a dichiarazioni sostitutive
4.18.9 Le dichiarazioni sostitutive di cittadini extracomunitari
4.18.10 Autocertificazioni e controlli
4.18.11 Autocertificazione e sistema delle responsabilità
4.18.12 La responsabilità penale
4.18.13 La responsabilità disciplinare del dipendente
4.18.14 La responsabilità penale del dipendente
Capitolo 5 L’informatizzazione nella P.A.
5.1 L’amministrazione digitale e le politiche normative di e-government
5.2 Il Codice dell’amministrazione digitale
5.2.1 Introduzione
5.2.2 I diritti dell’amministrazione digitale
5.3 La dematerializzazione dei documenti
5.3.1 Il documento informatico
5.3.2 Il fascicolo informatico
5.3.3 Il protocollo informatico
5.4 Firme elettroniche e firma digitale
5.5 Le copie di atti e documenti informatici
5.6 Il Sistema pubblico di connettività (SPC)
Capitolo 6 L’attività procedimentale della P.A.: la L. 241/1990
6.1 Nozione e funzione del procedimento amministrativo
6.2 I principi generali dell’attività amministrativa
6.3 L’obbligo di motivazione
6.4 I principi europei interessati
6.5 L’attività non autoritativa della pubblica amministrazione (art. 1, co. 1bis L. 241/1990)
6.5.1 Lineamenti generali
6.5.2 Tipologie di accordi
6.6 La partecipazione al procedimento
6.7 Il ruolo del responsabile del procedimento
6.8 Il diritto di accesso civico
6.9 La comunicazione di avvio del procedimento
6.9.1 La ratio dell’istituto
6.9.2 I contenuti della comunicazione di avvio del procedimento
6.10 Il preavviso di diniego
6.11 L’apporto collaborativo degli organi consultivi: pareri e valutazioni tecniche
6.12 La conferenza di servizi
6.13 Il silenzio della P.A. e l’obbligo di provvedere
6.13.1 Significato dell’inerzia e profili giurisdizionali di tutela
6.13.2 La previsione dell’art. 2 L. 241/1990
6.13.3 Altre ipotesi di silenzio
6.14 La disciplina della prevenzione della corruzione
6.14.1 Il piano triennale di prevenzione della corruzione
6.14.2 Il responsabile per la prevenzione della corruzione
6.14.3 L’A.N.A.C.
Capitolo 7 Autotutela amministrativa e stati viziati dell’atto
7.1 Il potere di autotutela
7.2 L’autotutela decisoria: gli atti di ritiro
7.3 La convalescenza dell’atto
7.4 La patologia dell’atto amministrativo
7.5 Il regime giuridico della nullità
7.6 Il regime giuridico dell’annullabilità
7.7 La conservazione dell’atto amministrativo
Capitolo 8 Diritto di accesso e tutela della privacy
8.1 Le fonti interessate
8.2 La legittimazione attiva al diritto di accesso
8.3 La legittimazione passiva al diritto di accesso
8.4 ll documento amministrativo quale oggetto del diritto di accesso
8.5 Le ipotesi di esclusione
8.6 La richiesta di accesso
8.7 Il rito per l’accesso ai documenti amministrativi
8.8 Il contrasto con la tutela della riservatezza
Capitolo 9 La responsabilità giuridica della pubblica amministrazione
9.1 Profili generali
9.1.1 La responsabilità della P.A. nella Costituzione
9.1.2 La nuova responsabilità della P.A. nello Stato di diritto
9.2 Le tipologie della responsabilità civile
9.3 Il danno come elemento costitutivo della responsabilità
9.4 La responsabilità extracontrattuale della pubblica amministrazione
9.5 La responsabilità da atto legittimo
9.6 Ulteriori ipotesi di responsabilità: il danno da ritardo e il danno da disturbo
9.7 La responsabilità contrattuale della pubblica amministrazione
9.8 La responsabilità contrattuale negli accordi amministrativi
9.9 La responsabilità da contatto qualificato
9.10 La responsabilità precontrattuale della pubblica amministrazione
9.11 La controversa natura giuridica della responsabilità precontrattuale della P.A.
9.11.1 Il riconoscimento della responsabilità precontrattuale della P.A.
9.11.2 La responsabilità precontrattuale come responsabilità da contatto
Capitolo 10 I contratti della P.A.
10.1 L’attività di diritto privato della P.A. Limiti all’attività negoziale
10.2 L’evidenza pubblica
10.2.1 Il referente normativo
10.2.2 La ratio dell’evidenza pubblica
10.2.3 Le fasi dell’evidenza pubblica
10.3 L’influenza del diritto europeo
10.4 Fonti normative
10.5 La nozione europea di appalto pubblico
10.6 L’affidamento in house
10.7 I contratti di partenariato pubblico-privato
10.7.1 Inquadramento generale
10.7.2 La concessione di servizi
10.7.3 Le concessioni di lavori
10.7.4 Il project financing
10.7.5 Il contratto di disponibilità
Capitolo 11 Profili di giustizia amministrativa
11.1 I ricorsi amministrativi
11.1.1 Nozione
11.1.2 Tipologie
11.1.3 La legittimazione ad agire e l’interesse a ricorrere
11.1.4 Gli elementi oggettivi del ricorso amministrativo
11.2 Il ricorso gerarchico
11.2.1 Definizione
11.2.2 Gli elementi del ricorso gerarchico
11.2.3 La decisione del ricorso gerarchico
11.3 Il ricorso in opposizione
11.4 Il ricorso straordinario al Capo dello Stato
11.5 La funzione giurisdizionale nell’ordinamento giuridico italiano: la giurisdizione del giudice amministrativo
11.6 La giurisdizione amministrativa nel Codice del processo amministrativo (D.Lgs. 104/2010)
11.6.1 Gli organi della giurisdizione amministrativa
11.6.2 I confini della giurisdizione
11.7 I Tribunali amministrativi regionali
11.8 La giurisdizione dei Tar: le tre direttrici
11.9 Il giudizio di ottemperanza
11.9.1 Nozione e fondamento giuridico
11.9.2 I presupposti del giudizio di ottemperanza
11.9.3 Il commissario ad acta
11.10 Il processo amministrativo come processo di parti
11.10.1 Nozione e fonti normative
11.10.2 Le finalità del Codice
11.10.3 Tipologie, caratteri e oggetto del processo amministrativo
11.11 I principi informatori del D.Lgs. 104/2010
11.12 Le azioni esperibili dal privato nei confronti della P.A.
11.12.1 Le azioni di cognizione
11.12.2 L’azione di annullamento (art. 29 del Codice)
11.12.3 L’azione di condanna (art. 30 del Codice)
11.12.4 Il superamento della cd. pregiudiziale amministrativa
11.12.5 L’azione avverso il silenzio della P.A.
11.12.6 L’azione di declaratoria della nullità
11.13 La giurisdizione del giudice ordinario nei confronti della P.A.
11.13.1 Le materie del giudice ordinario
11.13.2 I limiti della giurisdizione ordinaria
11.13.3 La disapplicazione dell’atto amministrativo
11.13.4 Il giudice ordinario e le controversie del pubblico impiego (cenni)
11.14 Le giurisdizioni speciali
11.14.1 La Corte dei conti
11.14.2 Il giudizio di responsabilità amministrativa per danno
11.15 La giurisdizione del Tribunale delle acque
11.16 La tutela giurisdizionale dinanzi alle Commissioni tributarie
QUIZ
Questionario n. 1 – Diritto amministrativo: funzione e sistema delle fonti
Soluzioni al questionario n. 1
Questionario n. 2 – La struttura organizzativa
Soluzioni al questionario n. 2
Questionario n. 3 – Il rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A.
Soluzioni al questionario n. 3
Questionario n. 4 – L’attività amministrativa della P.A.: principi generali
Soluzioni al questionario n. 4
Questionario n. 5 – Procedimento amministrativo e diritto di accesso
Soluzioni al questionario n. 5
Questionario n. 6 – L’attività contrattuale della P.A.
Soluzioni al questionario n. 6
Questionario n. 7 – La responsabilità della P.A.
Soluzioni al questionario n. 7
Questionario n. 8 – Profili di giustizia amministrativa
Soluzioni al questionario n. 8
LIBRO SECONDO CONTABILITÀ DI STATO
Capitolo 1 La contabilità pubblica e il sistema delle fonti
1.1 Finanza pubblica
1.1.1 La finanza locale
1.2 La contabilità pubblica
1.3 I soggetti della contabilità pubblica
1.4 Il sistema delle fonti in materia di contabilità pubblica
1.4.1 Le norme di rango costituzionale
1.4.2 Le fonti di matrice comunitaria
1.4.2.1 Il patto di stabilità e crescita
1.4.2.2 Il patto di bilancio
1.4.2.3 Ulteriori riforme intese a rafforzare la governance economica nell’area dell’euro
1.4.2.4 ll Semestre europeo
1.4.2.5 Ruolo del Parlamento europeo
1.4.3 La normativa nazionale di settore
1.5 La delega per il completamento della revisione della struttura del bilancio
1.6 La delega per il potenziamento del bilancio di cassa
Capitolo 2 Il bilancio pubblico
2.1 Il bilancio dello Stato
2.2 I principi costituzionali in materia di bilancio e la legge costituzionale n. 1 del 2012
2.2.1 L’attuazione del principio del pareggio di bilancio
2.3 Gli organi competenti
2.4 Il ciclo del bilancio e il principio della programmazione
2.4.1 I contenuti del DEF
2.4.1.1 Gli Allegati al DEF
2.4.1.2 La Nota di aggiornamento al DEF (Nadef)
2.4.2 Il Documento Programmatico di Bilancio (DPB)
2.4.3 La legge di bilancio
2.4.3.1 I principi contabili generali applicabili alla legge di bilancio
2.4.3.2 Il bilancio di competenza e il bilancio di cassa
2.4.3.3 L’Ufficio parlamentare di bilancio
2.5 I contenuti della riforma del 2016: sintesi delle principali modifiche
2.5.1 Nuova funzione e nuova struttura della legge di bilancio
2.5.2 Le due sezioni della legge di bilancio
2.6 Programmazione finanziaria e accordi tra Ministeri
2.7 La formazione del bilancio
2.8 La legge di assestamento
2.9 Il monitoraggio dei conti pubblici
2.10 La copertura finanziaria delle leggi
2.10.1 La procedura per le ipotesi di scostamenti
2.10.2 I fondi speciali
2.11 Le entrate e le spese dello Stato
2.11.1 La gestione delle entrate
2.11.2 La gestione delle spese
2.11.3 I fondi di riserva
2.12 Le leggi di spesa pluriennale e a carattere permanente
2.13 L’esercizio provvisorio
Capitolo 3 Il rendiconto generale dello Stato
3.1 Rendiconto generale dello Stato
3.2 Le risultanze della gestione
3.3 La struttura del rendiconto: il Conto del Bilancio e il Conto del Patrimonio
3.4 La parificazione del rendiconto
3.5 Il Sistema di contabilità integrata finanziaria economico-patrimoniale
3.5.1 Il Piano dei conti integrato
3.5.2 Il decreto del Presidente della Repubblica del 12 novembre 2018, n. 140
3.6 Il bilancio di genere
3.7 Analisi e valutazione della spesa
3.8 Il Sistema Europeo dei Conti SEC2010
3.8.1 Il nuovo approccio metodologico del SEC 2010
3.8.2 Le innovazioni nella compilazione dei conti
3.8.3 Nuove metodologie di misurazione nazionali e alle nuove fonti statistiche
Capitolo 4 La Tesoreria e la programmazione dei flussi di cassa
4.1 La Tesoreria dello Stato
4.2 L’Organizzazione della Tesoreria dello Stato
4.3 Le operazioni di Tesoreria
4.4 Il servizio di Tesoreria Unica e le misure per la tempestività dei pagamenti, per l’estinzione dei debiti pregressi delle amministrazioni statali
4.5 I saldi di cassa
4.6 Il Conto Riassuntivo del Tesoro
4.7 Le gestioni contabili operanti su contabilità speciali o conti correnti di tesoreria
4.8 Le gestioni delle amministrazioni statali presso il sistema bancario e postale
4.9 La programmazione finanziaria
4.10 Il Conto disponibilità del Tesoro
4.11 Il ricorso al mercato delle pubbliche amministrazioni
Capitolo 5 La finanza regionale
5.1 Le linee evolutive della finanza delle Regioni e degli enti territoriali
5.2 Il federalismo fiscale
5.2.1 Il fondamento costituzionale del federalismo fiscale
5.2.2 La legge delega 5 maggio 2009, n. 42
5.3 I rapporti finanziari Stato-Regioni e il contenuto delle deleghe
5.4 Gli interventi speciali
5.5 L’attuazione delle deleghe contenute nella L. n. 42/2009
5.6 Il decreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68
5.6.1 I tributi propri della Regione
5.6.2 La compartecipazione regionale al gettito dell’IVA
5.6.3 La soppressione dei trasferimenti dallo Stato alle regioni a statuto ordinario
5.6.4 Gli ulteriori tributi regionali
5.7 La gestione dei tributi regionali
5.8 I livelli essenziali delle prestazioni e gli obiettivi di servizio
5.9 Le spese regionali
5.10 Il fondo perequativo
5.11 Costi e fabbisogni standard nel settore sanitario
5.12 L’armonizzazione dei bilanci
5.13 Il Piano dei conti integrato
5.14 Il sistema di bilancio
5.14.1 Il bilancio di previsione finanziario
5.14.2 Gli schemi comuni di bilancio
5.14.3 I termini per l’approvazione del bilancio
5.15 L’equilibrio di bilancio
5.15.1 Il risultato di amministrazione
5.16 L’esercizio provvisorio e la gestione provvisoria
5.17 La classificazione delle entrate e delle spese
5.18 I Fondi
5.19 L’assestamento di bilancio
5.20 Le variazioni del bilancio di previsione, del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio gestionale
5.21 La gestione delle entrate e delle spese
5.22 Il rendiconto generale
5.23 Il Servizio di tesoreria della Regione
5.24 Il Collegio dei revisori dei conti
5.25 I debiti fuori bilancio delle Regioni
5.26 Contabilità e bilancio degli enti locali
Capitolo 6 I controlli
6.1 I controlli In generale
6.1.1 Tipi di controllo
6.2 I controlli nella Costituzione
6.3 I controlli del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato
6.4 Monitoraggio e controllo dei conti pubblici
6.5 L’analisi e la valutazione della spesa
6.6 I controlli interni di gestione
6.7 La riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile: il D.Lgs. 30 giugno 2011 n. 123
6.7.1 Gli organi di controllo
6.7.2 Il controllo di regolarità amministrativa e contabile sugli atti delle amministrazioni statali
6.8 Le verifiche sulla regolarità amministrativa e contabile
6.9 I controlli nelle Regioni e negli enti locali
6.10 Il controllo esterno: la Corte dei conti
6.10.1 Il controllo successivo sulla gestione
QUIZ
Questionario n. 1 – Contabilità di Stato
Soluzioni al questionario n. 1
LIBRO TERZO DISCIPLINA GENERALE SULLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO
Capitolo 1 Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo
1.1 Note introduttive
1.1.1 Disciplina e organizzazione interna
1.1.2 Profili storico-sovranazionali
1.2 Principi fondamentali e finalità della legge di riforma (L. n. 125 del 2014)
1.2.1 Oggetto e finalità
1.2.2 Destinatari e criteri
1.3 Ambiti di applicazione
1.3.1 Ambiti di applicazione della cooperazione pubblica allo sviluppo
1.3.2 Iniziative in ambito multilaterale
1.3.3 Partecipazione ai programmi dell’Unione europea
1.3.4 Iniziative a dono nell’ambito di relazioni bilaterali
1.3.5 Iniziative di cooperazione con crediti concessionali
1.3.6 Partenariato territoriale
1.3.7 Interventi internazionali di emergenza umanitaria
1.4 Indirizzo politico, governo e controllo della cooperazione allo sviluppo
1.4.1 Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale
1.4.1.1 Note introduttive
1.4.1.2 Competenze del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e del vice Ministro della cooperazione allo sviluppo
1.4.2 Documento triennale di programmazione e di indirizzo e relazione sulle attività di cooperazione
1.4.3 Poteri di indirizzo e controllo del Parlamento e allegati al bilancio e al rendiconto generale dello Stato sulla cooperazione allo sviluppo
1.4.4 Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo
1.4.5 Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo
1.5 Agenzia per la cooperazione allo sviluppo e Direzione generale per la co¬operazione allo sviluppo
1.5.1 Note introduttive
1.5.2 Operatività, competenze e organi (rinvio)
1.5.3 Disciplina di bilancio dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo
1.5.4 Personale dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo
1.5.5 Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo
1.5.6 Comitato congiunto per la cooperazione allo sviluppo
1.5.7 Il Piano triennale anticorruzione
1.5.8 Organizzazione
1.6 Istituzione finanziaria per la cooperazione internazionale allo sviluppo
1.7 Soggetti della cooperazione allo sviluppo, partecipazione della società civile e partenariati internazionali
1.7.1 Aspetti generali e fondamentali
1.7.2 Donatori
1.7.3 Organizzazioni della Società Civile (OSC)
1.8 Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE)
1.8.1 L’organizzazione
1.8.2 Struttura
1.8.3 Gli obiettivi
1.8.4 Riunione del Consiglio dell’OCSE a livello ministeriale (Ministeriale OCSE)
1.8.5 La partecipazione finanziaria italiana e presenza di funzionari italiani
1.9 La Dichiarazione del millennio (2000)
1.10 Conferenza di Monterrey
1.11 La Dichiarazione di Doha su commercio e sviluppo
1.12 Il Piano di Azione di Addis Abeba
1.13 La nuova Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
1.14 Aiuti umanitari
1.15 Disabilità e sviluppo. Linee guida per la disabilità e l’inclusione sociale negli interventi di cooperazione
1.15.1 Note introduttive
1.15.2 Quadro di riferimento nazionale e internazionale
1.15.2.1 Panorama interno
1.15.2.1.1 Documento triennale di programmazione e di indirizzo della coopera¬zione italiana allo sviluppo
1.15.2.1.2 Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità
1.15.2.1.3 Relazione Annuale sulle attività di cooperazione allo sviluppo
1.15.2.2 Panorama internazionale
1.15.2.2.1 Politiche europee
1.15.2.2.2 Le Nazioni Unite
1.15.2.2.3. L’Agenda 2030
1.15.3 Strategie e approcci
1.15.4 Ambiti di intervento
1.15.5 Nuovi attori della L. 125/2014
1.15.5.1 Le Organizzazioni della Società Civile
1.15.5.2 Il mondo imprenditoriale
1.15.6 Iniziative in situazioni di emergenza e fragilità
1.15.7 Raccolta dati, ricerca, monitoraggio e valutazione delle politiche e dei progetti sulla disabilità
1.15.7.1 Politiche
1.15.7.2 Progetti
1.16 Dimensione europea (rinvio)
1.17 Settori e obiettivi (fonte AICS)
1.17.1 Sviluppo economico
1.17.1.1 Governance
1.17.1.2 Settore privato
1.17.1.3 Migrazioni e sviluppo
1.17.1.4 Patrimonio culturale
1.17.2 Sviluppo umano
1.17.2.1 Diritto alla salute
1.17.2.2 Diritti umani
1.17.2.3 Diritto all’istruzione
1.17.2.4 Uguaglianza di genere
1.17.2.5 Disabilità
1.17.3 Ambiente e uso del territorio
1.17.4 Sviluppo rurale e sicurezza alimentare
1.17.5 Emergenza e Stati fragili
1.17.6 Obiettivi di sviluppo sostenibile - SDGs
1.17.6.1 Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo
1.17.6.2 Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
1.17.6.3 Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
1.17.6.4 Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti
1.17.6.5 Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze
1.17.6.6 Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie
1.17.6.7 Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili, moderni
1.17.6.8 Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti
1.17.6.9 Infrastrutture resistenti, industrializzazione sostenibile e innovazione
1.17.6.10 Ridurre le diseguaglianze
1.17.6.11 Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
1.17.6.12 Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
1.17.6.13 Promuovere azioni a tutti i livelli per combattere i cambiamenti climatici
1.17.6.14 Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
1.17.6.15 Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre
1.17.6.16 Pace, giustizia e istituzioni forti
1.17.6.17 Rafforzare i mezzi di attuazione degli obiettivi e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile
1.18 Europa e cooperazione internazionale allo sviluppo
1.18.1 Linee generali e organizzazione
1.18.2 Gli indirizzi politici
1.18.3 Quadro legislativo e finanziario dell’azione esterna UE
1.18.4 Impegni globali
1.18.5 Persone
1.18.6 Il pianeta
1.18.7 Prosperità
1.18.8 La pace
1.18.9 Partenariati
1.18.10 Sintesi. Il nuovo consenso europeo in materia di sviluppo
1.18.11 Segue: Ruolo dell’UE nel sistema multilaterale delle Nazioni Unite: l’art. 21 TUE
1.18.12 Partenariato con le Nazioni Unite: aiuti allo sviluppo e intervento umanitario
1.18.13 Regolamento (UE) 2017/1601 che istituisce il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD), la garanzia dell’EFSD e il Fondo di garanzia dell’EFSD
1.18.14 Strumento dell’Unione europea che contribuisce alla stabilità e alla pace (2014-2020): Regolamento (UE) n. 230/2014
1.18.15 Fondo europeo di sviluppo (FES)
1.18.16 SCS - lo strumento UE per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo (2014-2020)
1.19 La disciplina del terzo settore: cenni
LIBRO QUARTO TEST SITUAZIONALI
Capitolo 1 Test di giudizio situazionale
1.1 Premessa
1.1.1 Che cosa sono i test situazionali o test di giudizio situazionale
1.2 Caratteristiche essenziali dei test di giudizio situazionale
1.3 Quali strategie di risposta deve adottare il candidato nei test situazionali?
1.4 Cosa viene messo in evidenza con i test situazionali?
1.5 Conclusioni
Riferimenti bibliografici
Capitolo 2 Esempi pratici di test situazionali
2.1 Premessa
2.2 Parte prima - Intelligenza emotiva
2.2.1 Quadro delle risposte
2.3 Parte 2 - Esempi pratici di test situazionali
2.3.1 Quadro delle risposte