Il terzo volume della collana Reati e Impresa, muovendo dalla disamina della c.d. “questione ambientale” – ovvero la ricerca del giusto contemperamento tra la protezione dell’ambiente e la contrapposta esigenza di assicurare lo svolgimento e l’evoluzione dell’attività produttiva – ricostruisce i vari profili giuridici della tutela penale dell’ecosistema.
Disamina necessaria per appurare se il sistema sanzionatorio penalistico – con i suoi principi e regole (legalità, offensività, colpevolezza ecc.) – rappresenti lo strumento repressivo maggiormente idoneo a garantire una tutela effettiva contro i “crimini ambientali”, oppure se esistano tutele “alternative” a quella a matrice individual-penalistica, capaci di offrire una miglior efficienza ed efficacia sanzionatoria contro le condotte in danno dell’ambiente (come il possibile rafforzamento della disciplina relativa alla responsabilità amministrativa degli enti dipendente “dall’eco-reato”, ex D.lgs. 231/2001).
Nondimeno, il testo analizza sia i caratteri delle principali fattispecie che costituiscono l’odierno “diritto penale dell’ambiente”, sia le notorie vicende processuali che simboleggiano la casistica italiana relativa ai c.d. “mass disasters” ambientali (quali, su tutti, l’incidente della nube tossica di Seveso, la vicenda del petrolchimico di Porto Marghera, il caso Eternit e dell’Ilva di Taranto).
A chi si rivolge
Studi legali
Indice sintetico
Prefazione
Capitolo 1 – Questioni introduttive alla tutela penale dell’ambiente
1. I termini della c.d. “questione ambientale”
2. Gli studi della “criminologia ambientale” (Green Criminology) sull’interpretazione del “crimine ecologico” (Green Crime)
3. I profili ostativi alla tutela penale dell’ambiente
4. L’«evoluzione» normativa della tutela penale ambientale: dal T.U. dell’ambiente, alla riforma del Titolo VI-bis del codice penale
5. La tutela “sovranazionale” del diritto penale dell’ambiente ed il coordinamento con la tutela interna
6. I difficili “confini” della nozione di ambiente
7. Problematiche inerenti all’individuazione del bene giuridico “ambientale”
8. I profili strutturali caratterizzanti i reati posti a tutela dell’ambiente ed i possibili conflitti con i principi fondamentali di legalità, offensività e colpevolezza
9. La centralità della responsabilità amministrativa degli enti dipendente “dall’eco-reato”, ex D.Lgs. n. 231/2001
Capitolo 2 – I principali “eco-delitti” del codice penale
1. La tutela offerta dal codice penale antecedente alla riforma del 2015: i «delitti contro l’incolumità pubblica»
1.1. Le fattispecie di disastro ed i profili controversi del c.d. “disastro innominato”
2. La tutela offerta dal codice penale a seguito della riforma del Titolo VI-bis
2.1. Art. 452-bis c.p. “Inquinamento ambientale”
2.2. Art. 452-ter c.p. “Morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale”
2.3. Art. 452-quater c.p. Disastro ambientale
2.4. Art. 452-quinquies c.p. Delitti colposi contro l’ambiente
2.5. Art. 452-sexies c.p. Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività
2.6. Art. 452-septies c.p. Impedimento del controllo
2.7. Art. 452-octies c.p. Circostanze aggravanti
Bibliografia essenziale