Il governo locale dei servizi pubblici si situa al crocevia tra dinamiche storicamente radicate e sfide emergenti, in un contesto dominato dalla persistente centralità dell’autorità pubblica, dall’influenza della dottrina neoliberista e pro-concorrenziale, e dai vincoli imposti dalla sostenibilità economico-finanziaria dei diritti. L’obiettivo del contributo è evitare che l’analisi del tema si sviluppi esclusivamente lungo tali direttrici, proponendo invece di rimettere la persona al centro del progetto ordinamentale. Una persona non più concepita come homo servus o homo oeconomicus, ma come homo dignus, titolare di posizioni giuridiche rilevanti e vincolanti. In questa prospettiva, il volume, dopo aver ricostruito lo stato attuale dei poteri decisionali locali nel governo dei servizi pubblici - tanto sul piano dell’assunzione quanto su quello della gestione - alla luce delle esperienze normative e interpretative sovranazionali, interne e comparative, propone un modello alternativo fondato sull’effettività dei diritti, in coerenza con i principi fondamentali dell’ordinamento