Nella letteratura giuridica manca una riflessione specifica sul conflitto endosocietario, diffuso ed endemico nella realtà delle nostre imprese. Peraltro nessuna sentenza (e nessun lodo) è in grado di soddisfare le aspettative dei soci in crisi, i quali mirano a nuovi assetti societari o ad un recesso a valori equi. Se i presidi tradizionali di composizione della controversia si dimostrano inadatti, occorre allora fare ricorso alla cultura, all’etica, alla fantasia dei consulenti delle parti (avvocati, commercialisti, aziendalisti, notai), per recuperare nuovi equilibri societari e personali. Una gestione esperta del conflitto richiede però l’individuazione delle reali motivazioni personali ed economiche che stanno all’origine della crisi, così come richiede esperienza e fantasia, unite ad una profonda conoscenza dei meccanismi societari, per trasformare una crisi tra soci in opportunità per l’impresa, per trovare la soluzione razionale che componga gli opposti interessi. Di questo si occupa la prima monografia organica in materia di conflitto tra soci.