L’impiego dell’intelligenza artificiale influenza ormai ogni aspetto della vita individuale e collettiva e sta mutando con rapidità non solo l’ambito dell’economia, ma anche quello politico e sociale, senza che peraltro si possano ipotizzarne con certezza gli esiti.
A fronte di tale travolgente progresso, la riflessione giuridica è ancora in forte ritardo. Il legislatore fatica a inseguire fattispecie mutevoli e sfuggenti e non è chiaro quali strumenti interpretativi ed applicativi possano
essere in concreto adoperati dai giuristi.
Questa raccolta di scritti si propone per l’appunto di colmare la lacuna, stimolando un percorso di riflessione che ponga nuovamente al centro dell’investigazione il diritto ed i suoi fondamenti.
L’obiettivo è quello di esplorare – e se possibile comprendere – come l’uso di macchine e programmi intelligenti possa influenzare lo sviluppo ed il compimento del ragionamento giuridico. Si tratta di trovare una sintesi tra l’innovazione tecnologica ed i principi che devono guidare l’attività del giurista, al fine di garantire comunque una adeguata tutela dei diritti.