Indirizzo e gestione negli enti locali si configura come approfondimento della distinzione dei poteri, delle funzioni e delle responsabilità tra la sfera politica e la sfera burocratica dell’ente civico. Cioè tra gli organi di governo (Sindaco, Giunta, Consiglio) ed apparato burocratico (Segretario comunale, Direttore generale, dirigenti con e senza budget e dipendenti pubblici dell’ente locale). Ulteriormente la disamina approfondisce le distinzioni all’interno di ciascuna sfera di potere. Ne risulta un quadro complesso in cui il principio di distinzione dei poteri è superato in forza di un nuovo principio che potrebbe essere indicato in distinzione-integrazione. Infatti la maggior parte dei procedimenti amministrativi si concludono con un provvedimento finale che è frutto dal concatenamento di atti originati da soggetti appartenenti all’una e all’altra sfera di poteri. Un esempio, per tutti, quello del procedimento di un appalto di lavori, forniture o servizi. Infine l’opera mette in evidenza che il principio, così ridefinito, vivacizza la figura del Segretario comunale, in particolare allorquando eserciti la funzione di Segretario-direttore come trait-d’union tra le due sfere.