INFLUENZA INVISIBILE

Pensiamo a una scelta che abbiamo compiuto di recente: dove mangiare a pranzo o quale candidato politico appoggiare. Perché abbiamo fatto quella scelta? Perché abbiamo preferito quell'alternativa?
La maggior parte di noi risponderà: sono i miei gusti, le mie preferenze individuali; le cose che mi piacciono e che non mi piacciono.
L'idea che siano i nostri pensieri e le nostre opinioni personali a determinare le nostre scelte sembra ovvia. Ma è un’idea sbagliata. Senza che ce ne rendiamo conto, gli altri hanno un'influenza enorme su tutto ciò che facciamo. Votiamo se gli altri votano e corriamo più veloci quando qualcun altro si trova sul tapis roulant di fianco al nostro. Ma l'influenza sociale non ci conduce soltanto a fare le stesse cose degli altri. A volte ci porta a fare l'esatto opposto: scegliamo la stessa assicurazione sanitaria di un amico, ma un antipasto diverso al ristorante, oppure evitiamo di suonare il clacson in mezzo al traffico per non confonderci con «uno di quelli». Ma perché i nostri pari ci fanno correre meglio e parcheggiare peggio? E che cosa significa tutto questo in relazione alla felicità, alla salute e al successo, nella vita privata e in quella professionale? Berger ce lo spiega.