L’opera si propone di affrontare le principali questioni processuali e sostanziali che si pongono in tema di ammissione, svolgimento e valutazione della consulenza tecnica d’ufficio, partendo dall’idea che il ricorso alla prova scientifica ed al sapere tecnico risulta sempre più necessario per risolvere il moderno contenzioso civile, dominato dalla diffusione di nuovi strumenti di comunicazione, tecnologie e rischi. Da qui, inoltre, l’emersione di quella che in gergo è chiamata consulenza “percipiente” che, contrariamente ad una diffusa tradizione, assume il valore di vera e propria prova di fatti non altrimenti accertabili o verificabili. Non mancano esempi di quesiti relativi alle materie più frequentemente trattate in sede contenziosa e la disamina dei profili inerenti il rispetto del contraddittorio o la liquidazione dei compensi dovuti all’ausiliare del giudice. Ampio spazio, infine, è dedicato al tema dell’assunzione probatoria, ossia a quella fase del processo ed a quelle modalità (dirette o delegate) attraverso le quali la prova costituenda, in particolare, fa il suo ingresso nel processo, assumendo spesso valenza fondamentale ai fini della decisione della lite.