Nella prassi delle contrattazioni – in particolare nel settore delle compravendite immobiliari – l’articolazione delle vicende traslative dei diritti secondo la sequenza contratto preliminare-contratto definitivo viene spesso arricchita con alcune previsioni mediante le quali le parti mirano a realizzare una parziale anticipata esecuzione dell’assetto di interessi programmato.
La qualificazione di tali accordi è tuttavia, da tempo, al centro di intensi dibattiti e soluzioni variegate. La complessità e la ricchezza della realtà contrattuale suggerisce di abbandonare rigide ed unitarie ricostruzioni giuridiche, proprie anche della giurisprudenza in tema, per adottare soluzioni in grado di meglio considerare i plurimi interessi perseguiti nel caso concreto attraverso il ricorso all’anticipata esecuzione delle prestazioni.
L’importanza di un approccio di tal genere, implicante un più articolato inquadramento dell’operazione economica, assume rilevanza sul piano operativo, laddove la differente qualificazione giuridica è destinata a ripercuotersi su numerosi aspetti della disciplina applicabile.
Vengono così trattati i profili inerenti, tra l’altro, alla ricostruzione giuridica – in un’ottica di differenziazione – dei diversi schemi negoziali invalsi nella pratica negoziale, agli strumenti di tutela riconosciuti a favore dei contraenti, nonché alla qualificazione giuridica di possessore o mero detentore del promissario acquirente immesso anticipatamente nel godimento della res.