I redditi e i consumi, dietro ai quali si stagliano le molteplici operazioni commerciali ascrivibili alle aziende di produzione, non possono essere determinati d’emblée, in presa diretta. Non dobbiamo immortalare in uno screenshot la piramide di Micerino o filmare, con una telecamera nascosta nella giungla, il comportamento di un gorilla. Il compito del tributarista consiste nel fornire spiegazioni sull’organizzazione della funzione impositiva e sul suo atteggiarsi. Dovrebbero essere spiegazioni comprensibili a chi ascolta o a chi legge, perché forse è proprio questo il filo rosso della ‘scientificità’. E il testo va esattamente in questa direzione: cerca di spiegare, anche a chi non può dirsi uno specialista della materia, il rapporto tra la documentazione aziendale e gli indicatori di forza economica rilevanti per l’applicazione delle imposte sui redditi e dell’IVA, soffermandosi sul come e sul perché la suddetta documentazione, dopo essere stata ordinata, classificata ed interpretata, possa costituire, nel rispetto di alcune condizioni, il principale punto d’appoggio per la determinazione della ricchezza da tassare.