L’art. 36, comma 34 bis, d.l. 223/2006 considera come redditi diversi i proventi illeciti non riconducibili nelle categorie reddituali di cui all’art. 6, comma 1, t.u.i.r. L’intervento legislativo del 2006 sembra stabilire una diversa regola di qualificazione della ricchezza illecita rispetto al modello delineato dall’art. 14, comma 4, l. 537/93. La ricerca si propone di esaminare il controverso inquadramento sistematico dell’art. 36, comma 34 bis, d.l. 223/2006. Inoltre, l’indagine è dedicata allo studio delle norme che disciplinano la rilevanza reddituale della ricchezza illecita e, in particolare, dei proventi da reato, secondo l’impostazione accolta dagli Stati (Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti) individuati come termini di raffronto rispetto all’ordinamento tributario nazionale. L’esperienza che si ricava dall’approfondimento relativo all’imposta sui redditi nell’ordinamento spagnolo rappresenta un interessante spunto di riflessione sulla normativa nazionale all’indomani dell’entrata in vigore dell’art. 36, comma 34 bis, d.l. 223/2006.