LA DIGITALIZZAZIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE

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REATI TRIBUTARI

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LA STABILE ORGANIZZAZIONE

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TipologiaLibri

Autore: Vial Ennio

EditoreSEAC

CollanaCONSULENZA FISCALE

Pagine525

Data pubblicazione28 ott 2020

Reparto: Fisco , LIBRI

SKU/ISBN:  9788868248147

La stabile organizzazione è un tema noto agli operatori da lungo tempo ma nel corso degli ultimi anni ha riscontrato un rinnovato interesse.

Ciò a causa di varie ragioni. Innanzitutto è cresciuta l’attenzione del fisco sulla questione, per cui sono aumentati gli accertamenti della c.d. stabile organizzazione occulta.

In secondo luogo, la stabile organizzazione rappresenta – in chiave programmatica e non patologica - un interessante strumento per evitare le questioni connesse al tema dell’esterovestizione. Se utilizzata in luogo della società di diritto locale, infatti, non può far insorgere una questione di esterovestizione atteso che la stabile non è propriamente dotata di un proprio management in quanto la stessa rappresenta un ramo, una “branch” per dirla all’inglese, della Casa madre. Ciò tuttavia, al prezzo di assoggettare a tassazione in Italia il reddito della predetta stabile, vanificando pertanto il vantaggio connesso ad un minore livello impositivo estero rispetto a quello italiano.

Quest’ultimo aspetto, tuttavia, è stato superato dal regime di branch exemption introdotto ad opera del decreto internazionalizzazione (D.Lgs. n. 147/2015).

Il manuale affronta con stile molto operativo i diversi aspetti dell’istituto proponendo anche soluzioni derivanti dalla prassi professionale.


Struttura del Libro
Sezione Prima - LA DEFINIZIONE DI STABILE ORGANIZZAZIONE
Nozioni generali
1.Nozione e trattamento fiscale
1.1.Definizione (Paragrafo 1, art. 5, modello OCSE – comma 1, art. 162, TUIR)
1.2.Casi particolari (Paragrafo 2, art. 5, modello OCSE – comma 2, art. 162, TUIR)
1.3.Il caso del cantiere (Paragrafo 3, art. 5, modello OCSE – comma 3, art. 162, TUIR)
1.4.L’assenza di stabile organizzazione
1.5.La stabile organizzazione personale (Paragrafi 5 e 6, art. 5, modello OCSE – commi 6 e 7, art. 162, TUIR)
1.6.La stabile organizzazione dentro una società (Paragrafo 7, art. 5, modello OCSE – comma 9, art. 162, TUIR)
Le convenzioni italiane
1.Il modello OCSE
2.Le convenzioni italiane
L’ipotesi del cantiere
1.Definizione di stabile organizzazione
2.Il caso del cantiere
2.1.Definizione di “cantiere di costruzione o di montaggio”
3.La durata
3.1.Inizio e termine del cantiere
4.Il subappalto dei lavori
5.La realizzazione di un’opera tramite una “partnership trasparente”
6.Il cantiere in movimento
7.I trattati stipulati dall’Italia con i Paesi esteri
7.1.Alcune convenzioni differenti dal Modello Ocse
8.La normativa interna (art. 162, TUIR)
9.Un caso di studio – La SRL italiana con più cantieri in Francia e Regno Unito
9.1.Introduzione al caso
9.2.Il ruolo interpretativo del commentario OCSE
9.3.La definizione di stabile organizzazione
9.4.Il collegamento di distinti cantieri
9.5.L’ufficio del cantiere: due profili di criticità
9.6.La componente del cantiere che rende stabile il cantiere
9.7.L’ufficio o il laboratorio che svolge attività oltre il cantiere
9.8.La presenza di subappaltatori
9.9.L’attività di progettazione e/o supervisione
10.Il cantiere: tabella riassuntiva delle convenzioni con Paesi esteri
Le novità OCSE in tema di stabile organizzazione
1.La convenzione multilaterale BEPS
1.1.Inquadramento
1.2.Entrata in vigore
1.3.Natura delle disposizioni
2.I principali interventi del Modello OCSE e della Multilaterale
3.Il nuovo art. 5 del Modello di convenzione OCSE 2017
4.Le ipotesi negative di stabile organizzazione: considerazioni introduttive
4.1.L’ipotesi a): il magazzino
4.2.L’ipotesi b): il mantenimento di uno stock di merce per la vendita
4.3.L’ipotesi c): la detenzione di un magazzino affinché la merce sia processata da un’altra impresa
4.4.L’ipotesi d): l’acquisto di merci o la raccolta di informazioni
5.Il nuovo paragrafo 4.1 dell’articolo 5 nel Mod. OCSE 2017
6.Le previsioni della Convenzione Multilaterale in tema di negative list
6.1.Elusione artificiosa dello status di stabile organizzazione attraverso esenzioni per specifiche attività (art. 13)
7.Le novità della Multilaterale in tema di splitting dei contratti
8.Le novità del paragrafo 5 in tema di agente all’art. 5 Mod. OCSE 2017
9.Le previsioni della Convenzione Multilaterale in tema di agenti
9.1.Le riserve all’art. 12
10.La stabile organizzazione in un Paese terzo
11.Le opzioni e le riserve in tema di stabile organizzazione dei vari Paesi
12.La legge di Bilancio 2018 e nuove previsioni per le stabili italiane di imprese non residenti
Investimenti all’estero: stabile organizzazione e investimenti alternativi
1.Strutture possibili
1.1.Ufficio di rappresentanza
1.2.Società di diritto locale
1.3.Il problema dell’esterovestizione
1.4.La stabile organizzazione
2.La stabile organizzazione nella società di diritto locale
3.Misure contro la doppia imposizione
4.I metodi per eliminare il fenomeno della doppia imposizione
4.1.Valutazione di convenienza in capo alla casa madre
5.Scelta della struttura ottimale
5.1.L’aspettativa di reddito
6.Elementi di criticità
Sezione Seconda - ASPETTI FISCALI E CONTABILI
Il regime di branch exemption
1.L’opzione per il regime
1.1.Inquadramento normativo
1.2.L’opzione nel modello Redditi
2.Il recapture delle perdite fiscali pregresse: inquadramento normativo
3.Il recapture nel Modello Redditi
4.Altre indicazioni per la compilazione del Modello Redditi (C.M. 4/E/2018)
4.1.Dove determinare il reddito della branch esente
4.2.L’Ace e la branch esente
4.3.La numerazione delle stabili
4.4.Il credito d’imposta estero e il recapture della branch
4.5.La branch e l’IRAP
5.Il regime di branch exemption nel modello Redditi
6.Trattamento delle operazioni interne pregresse
7.Determinazione del reddito della stabile organizzazione esente
8.La branch rientrante nella disciplina controlled foreign companies
9.Utili provenienti da branch esenti paradisiache e non
10.L’opzione per il regime bex delle stabili paradisiache
11.Operazioni straordinarie e cessioni che coinvolgono le branch esenti
Stabile organizzazione e IVA
1.La (im)possibile coesistenza con il rappresentante fiscale
2.La fatturazione delle operazioni con o senza stabile organizzazione
2.1.L’assenza della stabile organizzazione
2.2.La presenza della stabile organizzazione
2.3.La compensazione delle posizioni IVA della società estera e della stabile organizzazione
2.4.La fatturazione in Italia delle prestazioni della stabile organizzazione estera
2.5.La fatturazione tra casa madre e stabile organizzazione
La tassazione della Stabile organizzazione
1.Introduzione
2.Il reddito d’impresa: l’imputazione di costi e ricavi alla Stabile organizzazione
3.Il modello OCSE 2008
4.Attribuzione profitti in capo alla Stabile organizzazione nella versione OCSE 2008
4.1.Introduzione
4.2.Valorizzazione di trasferimenti interni di beni o servizi
4.3.Addebito di quote di spese generali della casa madre alla stabile organizzazione
5.Il modello OCSE 2010
5.1.Introduzione
5.2.La potestà impositiva dei due Paesi
5.3.Gli aggiustamenti corrispondenti (paragrafo 3)
5.4.Obblighi di documentazione
5.5.Il vecchio paragrafo 5: compensi per acquisti e vendite
6.Il credito d’imposta per le imposte pagate all’estero nelle convenzioni
7.I redditi della stabile nelle convenzioni italiane
8.La stabile organizzazione nel testo unico
8.1.Le società e gli enti non residenti
8.2.Il reddito della stabile organizzazione
Il credito per imposte estere
1.Introduzione
2.Il conteggio del credito di imposta
2.1.La definitività delle imposte
3.Il riporto in avanti e all’indietro nella stabile organizzazione
4.Il riporto delle eccedenze in ipotesi particolari
5.Calcolo delle eccedenze in ipotesi di produzione di redditi in più Stati
6.Il credito di imposta e la stabile organizzazione
6.1.Introduzione
6.2.Il credito delle stabili organizzazioni in Italia di imprese estere
6.3.Il credito alle stabili organizzazioni all’estero di imprese italiane nei casi in cui non vi sia coincidenza tra la fonte del reddito e la fonte delle imposte
6.4.La stabile organizzazione all’estero con periodo d’imposta non coincidente con quello della casa madre italiana
L’attribuzione dei profitti alla stabile organizzazione
1.Introduzione
2.Evoluzioni dell’OCSE
3.Il reddito della stabile organizzazione nel Modello OCSE
3.1.Introduzione
3.2.Il documento sull’attribuzione dei profitti alla stabile organizzazione: inquadramento
3.3.Prezzi di trasferimento corretti
3.4.Spese sostenute dalla casa madre nell’interesse della stabile
3.5.La gestione dei rischi
3.6.L’attribuzione dei profitti in ipotesi di stabile organizzazione personale
3.7.Le integrazioni del 2018
Gli aspetti contabili della stabile organizzazione
1.Introduzione
2.Gli obblighi contabili
3.Il recepimento in Italia della contabilità della stabile estera
4.La gestione dei cambi
4.1.Introduzione
4.2.Le previsioni del Codice Civile
4.3.Le indicazioni dei principi contabili
4.4.La disciplina fiscale previgente
4.5.L’ulteriore periodo del co. 2 dell’art. 110 e le diverse interpretazioni
4.6.La novella del D.L. 193/2016
4.7.Quali principi contabili adottare?
Sezione Terza - STABILE ORGANIZZAZIONE E OPERAZIONI STRAORDINARIE
Come aprire una stabile organizzazione in Italia
1.Le linee guida della CCIAA
2.Il verbale della casa madre estera
2.1.Fac simile di verbale della società estera con traduzione in italiano
2.2.Certificato del Registro delle Imprese estero
3.Il deposito presso il Registro Imprese
La cessione della stabile organizzazione
1.Introduzione
2.La cessione della stabile estera da parte della impresa residente
3.La cessione della stabile italiana di una impresa non residente
4.Il modello OCSE 2017
5.Le convenzioni stipulate dall’Italia
5.1.Convenzioni in cui la norma non è prevista o disciplinata in articoli diversi
L’affitto di stabile organizzazione
1.Nozioni generali
2.Le convenzioni stipulate dall’Italia
2.1.Le Convenzioni con la Turchia e l’ex Unione Sovietica
La “trasformazione” di una stabile organizzazione in una società di diritto locale
1.Ambito soggettivo di applicazione
2.Il conferimento della stabile organizzazione: i termini del problema
2.1.L’orientamento dell’Agenzia: il conferimento dell’intera stabile organizzazione
2.2.L’intervento della Direttiva n. Ce/2009/133
2.3.Gli orientamenti restrittivi di Assonime
2.4.Il conferimento di un ramo di azienda di una stabile
2.5.Il conferimento della stabile organizzazione italiana in una società estera
2.6.Il conferimento della stabile organizzazione estera
Il trasferimento della stabile organizzazione all’estero
1.Introduzione
2.La normativa domestica: l’art. 166 del TUIR
2.1.La riforma del 2019
2.2.Ambito di applicazione
2.3.Modalità di determinazione della plusvalenza
2.4.Le riserve in sospensione di imposta
2.5.Il riporto delle perdite
2.6.L’opzione per la rateazione
Il trasferimento della stabile organizzazione dall’estero
1.Introduzione
2.Le casistiche di applicazione dell’art. 166 bis
3.Il riferimento al valore di mercato
4.Provenienza da paesi non paradisiaci
5.Provvedimento attuativo
L’inversione tra casa madre e stabile – Il caso della Risp. 73/2018
1.Introduzione
2.L’esercizio del trasferimento
3.Un aspetto operativo: l’utilizzo del medesimo codice fiscale e partita IVA
4.Il notional tax credit
5.La fusione in Germania
La nazionalizzazione di società con stabile organizzazione all’estero
1.Introduzione
2.La fiscalità dell’impatrio societario
Sezione Quarta - PROFESSIONISTI E STABILE ORGANIZZAZIONE
Il reddito dei professionisti in ambito internazionale
1.Nozioni generali
2.Le convenzioni italiane
3.Il modello OCSE
4.Le convenzioni italiane
5.Tassazione: ritenute alla fonte per i professionisti esteri
5.1.La disciplina interna: aspetti introduttivi
5.2.L’istanza di rimborso
5.3.L’applicazione diretta della Convenzione
5.4.Le convenzioni italiane: analisi comparata
5.5.L’applicazione delle ritenute in caso di presenza della base fissa
5.6.La convenzione con la Repubblica di San Marino
La pianificazione e la patologia
1.Il valore normale dei rapporti
2.I vantaggi nell’utilizzo di una società estera
Sezione Quinta - CASI PARTICOLARI DI STABILE ORGANIZZAZIONE
Il commercio elettronico ed il caso del server
1.Tipologie di commercio elettronico
2.Elenco dei servizi rientranti ed esclusi dal commercio elettronico
3.Commercio elettronico e imposizione diretta: il Commentario OCSE
3.1.Introduzione
3.2.Semplice utilizzazione di materiale informatico
3.3.Il server
3.4.Locazione di porzione di propri server
3.5.L’attività di vendita di prodotti via Internet
3.6.Server per attività di vendita
3.7.Stabile organizzazione personale
4.Le evoluzioni OCSE
4.1.Evoluzioni comunitarie
4.2.Evoluzioni domestiche
5.Il sistema MOSS e la stabile organizzazione
5.1.Il modello
La stabile organizzazione leggera
1.Cautele e proposte OCSE
2.Le proposte OCSE di stabile organizzazione “leggera”
2.1.Inquadramento
2.2.La fattispecie sub a)
2.3.I giorni di permanenza
2.4.La prevalenza dei ricavi connessi all’attività svolta nello Stato estero
2.5.La fattispecie sub b)
2.6.Stabile organizzazione leggera e il cantiere
Sezione Sesta - RAPPORTI CON ALTRE DISCIPLINE
La stabile organizzazione e la disciplina Controlled Foreign Companies
1.CFC: nozioni generali
2.Il concetto di controllo
3.La natura paradisiaca del soggetto estero
4.L’esimente
5.Imputazione del reddito
6.Il credito per le imposte pagate all’estero e utili
7.Il rapporto tra la disciplina CFC e la stabile organizzazione
7.1.Introduzione
7.2.La disciplina della branch exemption
7.3.La stabile organizzazione italiana di società estera è soggetta al regime CFC
7.4.Società white con stabile CFC
8.Alcuni casi di prassi che coinvolgono la stabile
8.1.La R.M. 16 agosto 2002, n. 285
8.2.La R.M. 19 dicembre 2002, n. 388
8.3.La R.M. 29 gennaio 2003, n. 18
8.4.La R.M. 22 novembre 2017 n. 144/E
9.La CFC da collegamento
Personale “estero” in Italia
1.Condizioni per essere considerati “fiscalmente residenti” in Italia
2.I redditi dei non residenti prodotti in Italia
3.La residenza nel Modello OCSE 2017
4.La gestione del personale in assenza di stabile organizzazione
Sezione Settima - ALTRI ASPETTI DI INTERESSE
Transfer price e stabile organizzazione
1.Brevi cenni alla normativa nazionale e internazionale: il comma 7 dell’art. 110
2.L’intervento del decreto internazionalizzazione
2.1.Introduzione
2.2.La norma di interpretazione autentica
2.3.Il nuovo articolo 152 del TUIR
3.Le fonti internazionali
4.La documentazione per la penalty protection
4.1.Introduzione
4.2.Alcuni cenni al provvedimento del 29 settembre 2010
4.3.Gli obblighi delle stabili organizzazioni
4.4.Il Masterfile, la Documentazione Nazionale, il CbCR e le condizioni di efficacia della documentazione
Le ipotesi patologiche della stabile organizzazione
1.L’agente dipendente (stabile organizzazione personale)
2.La stabile nella società di diritto locale
2.1.Introduzione
2.2.L’eccessiva ingerenza della casa madre
2.3.La mancata indipendenza finanziaria della figlia
3.Ulteriori casistiche di stabile organizzazione occulta
3.1.Introduzione
3.2.Stabile non palesata
3.3.Stabile sottodimensionata
3.4.Stabile multipla e frammentata
3.5.Stabile occulta in senso stretto
4.La casistica della stabile organizzazione plurima: il caso P.M. e la reazione dell’OCSE
5.Alcuni interventi giurisprudenziali
5.1.La Sentenza della Cassazione 25 gennaio 2006, n. 17206
5.2.Il caso C.T.R. veneto, Sentenza n. 17/14/2006
5.3.Stabile organizzazione personale e rappresentante vincolato: Sentenza n. 8488/2010
5.4.La Stabile occulta materiale e personale – Cassazione 32261/2018
5.5.Sintesi dei criteri della “Stabile occulta” – Cassazione n. 14573/2018
5.6.Esterovestizione e stabile occulta – Cassazione n. 10098/2020
Sezione Ottava - IL RAPPRESENTANTE FISCALE
Il rappresentante fiscale
1.Introduzione
2.Obbligo di nomina e rappresentante fiscale leggero
3.Gli obblighi del rappresentante fiscale
4.La nomina del rappresentante fiscale: le modalità
5.Fac simile di atto di nomina
6.Gli adempimenti successivi
6.1.Il modello AA9/12: imprese e lavoratori autonomi
6.2.Il modello AA7/10: soggetti diversi dalle persone fisiche
6.3.La dichiarazione annuale IVA
7.Responsabilità del rappresentante fiscale
NORMATIVA E PRASSI
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