L’opera propone al lettore un percorso tematico sulla violenza, come fenomeno relazionale, che partendo dall’etimologia della parola violenza, si snoda come lettura sistemica una cornice giuridica necessaria a distinguere le diverse forme di violenza, per approdare alle possibili forme di vittimizzazione. Se l’obiettivo primario che sembra emergere dal complesso di riforme in atto è quello di delineare strade di prevenzione e contrasto alla violenza, con interventi tempestivi capaci di rispondere concretamente ai bisogni delle persone, allora lo studio della violenza relazionale, non può (e non deve) essere solo un obbligo formativo per i mediatori dei conflitti (in ambito familiare e penale), ma deve essere competenza di tutti i professionisti coinvolti nelle complesse relazioni conflittuali. L’orientamento verso un eclettismo metodologico, per l’empowerment professionale nei servizi alla persona ed alla famiglia, sembra la strada più ardita ed affascinante: è qui che si snoda l’opera, scritta a più mani da professionisti portatori di una pluralità di saperi e di sguardi il cui epicentro è la passione per l’umanità. In un tempo di rapide trasformazioni, di contesti e sistemi, condividere saperi e situare pensieri capaci di nutrire di senso la riflessione attorno al complesso fenomeno della violenza, appare significativo.