Le obbligazioni delineano il rapporto tra due soggetti (debitore e creditore: passivo l'uno; attivo l'altro), in ragione del quale il soggetto passivo rimane vincolato all'esecuzione di una prestazione in favore del soggetto attivo. L'obbligazione, perciò, resta collocata in capo al debitore, rimanendo il creditore titolare di un diritto di credito, l'esercizio del quale può impegnare solo una persona determinata, nei confronti della quale, detto diritto, può cosi essere fatto valere. Di qui, la sua catalogazione quale diritto relativo. È necessaria la cooperazione del debitore, ai fini dell¿adempimento dell'obbligazione, che rimane vincolo per cui il debitore ne risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri (art. 2740 c.c.) e con relativo potere del creditore di instare, ai fini dell'adozione di misure coercitive sul patrimonio del debitore stesso. L'opera esplora il tema delle obbligazioni, attraversando i "sentieri" tracciati dalle diverse fonti da cui traggono origine: contratto, fatto illecito o ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità all'ordinamento giuridico. Con rigorosa puntualità e rispetto della struttura disciplinare impressa dal legislatore del vigente codice civile, la trattazione, estesa all'intera sfera di interesse, identifica le singole fattispecie e, per ciascuna di esse, individua gli effettivi ambiti di applicazione, gli aspetti che generano i profili di responsabilità e le conseguenti azioni risarcitorie. Attenzione costante è data alle varie questioni di ordine pratico emerse soprattutto nell'ambito dell¿opinio iuris, per eleggersi così a strumento utile ai fini di un impiego principalmente nel campo professionale. I temi che affronta l'opera sviluppano, infatti, l'intera "batteria" di disposizioni che concorrono a formare la complessiva disciplina riservata alle obbligazioni dal nostro c.c., che qui trova una sua sistemazione in quattro distinte Parti, al cui interno rimane raccolto il commento delle singole previsioni, secondo un ordine essenziale e coerenziale.