La normativa CFC è uno degli strumenti mediante i quali l’ordinamento tributario italiano contrasta le strategie di pianificazione fiscale aggressiva adottate dai gruppi multinazionali.
L’internazionalizzazione dei gruppi societari italiani – che, sempre più spesso, comprendono nel loro “organigramma” società estere – rende importante valutarne la struttura alla luce della nuova normativa CFC per verificare l’applicabilità di quest’ultima.
Il volume – che coniuga un rigoroso esame teorico con la necessaria declinazione pratica delle disposizioni normative – contiene il primo esauriente approfondimento della normativa CFC italiana risultante a seguito del recepimento della cosiddetta “Direttiva ATAD”.
L’esame della normativa CFC domestica è preceduto dall’analisi del contesto, internazionale e comunitario, nel quale essa si colloca ed è seguìto dall’esposizione delle interazioni tra essa e altre disposizioni tributarie già introdotte (la normativa di contrasto ai “disallineamenti da ibridi”) o di prossima probabile introduzione (la proposta di direttiva comunitaria di contrasto alle “shell entities”).
L'opera si chiude con un’analisi comparatistica che espone gli aspetti salienti della normativa CFC di alcuni Paesi comunitari (Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo e Francia) e non (Regno Unito e Stati Uniti d’America).
Il testo rappresenta, quindi, un utile strumento per i Tax Manager dei gruppi multinazionali e per i professionisti che si occupano di fiscalità internazionale, al fine di applicare correttamente la normativa CFC e minimizzare il rischio di non compliance rispetto ad essa.