Questo è un libro sulle teorie criminologiche che rifiuta l’impostazione didattico-manualistica per abbracciarne una antologico-genealogica. In questo senso, il libro ha sovvertito il modo di “studiare” criminologia in Italia: l’invito dell’autrice è proprio quello di scandagliare il più possibile i principali scritti scientifici sul crimine, sul criminale, sulla criminalità, fino addirittura ai recenti temi dell’insicurezza sociale e del governo della paura, attraverso le parole e le argomentazioni dei sociologi e criminologi che hanno svolto le loro ricerche sul campo