Nel licenziare la seconda edizione del Manuale di “Diritto processuale amministrativo”, a due anni dal suo esordio, s’impone una riflessione sul nuovo che ha segnato questo spazio di tempo.
Sotto la pressione di una larga parte della dottrina e degli operatori, nel 2019 è stato soppresso tout-court il c.d. rito appalti superspeciale che imponeva l’immediata impugnazione anche delle ammissioni alla gara e dettava un apposito nuovo “mini-rito” speciale rispetto a quello dell’art. 120 del codice. È tramontata così una delle più controverse norme processuali amministrative, nonostante il tardivo soccorso della Consulta (sent. n. 271 del 2019). L’altra modifica normativa del codice di rito amministrativo è stata imposta, invece, dall’urgenza della pandemìa da Coronavirus che, nel primo semestre del 2020, ha repentinamente imposto nuove regole per la celebrazione virtuale dei processi “a distanza”. Ne è seguito un succedersi, talvolta disordinato, di norme temporanee (decreti-legge nn. 11, 18, 23 e 28 del 2020) che, facendo leva sul mezzo informatico, hanno cercato di tenere insieme la continuità dello svolgimento dell’attività giudiziaria con le possibili deroghe ai principi della pubblicità dell’udienza e della pienezza del contraddittorio orale.
Se puntuali e limitati sono stati gli interventi legislativi, non può dirsi altrettanto per quelli della giurisprudenza e per il dibattito dottrinale.
Dall’appellabilità dei decreti cautelari presidenziali alla rimessione della causa al primo giudice, alla modificablità delle statuizioni sulla penalità di mora in sede di ottemperanza.
Sono solo alcuni dei temi che hanno percorso e spesso mutato profondamente gli equilibri ermeneutici precedenti, incidendo sui princìpi e sulle regole fondamentali del processo (contraddittorio, interesse a ricorrere, principio della domanda, per citarne solo alcuni).
Di tutto questo il Manuale ha cercato di dare conto.
L’esercizio di sistematizzazione di quanto di nuovo è consistito nel puntuale inserimento di ogni sopravvenienza nel contesto organico della narrazione manualistica, con una particolare attenzione ai nuovi equilibri e al costante confronto coi principi.
Un nuovo Capitolo è stato dedicato alle regole processuali dettate per il tempo dell’emergenza pandèmica, cercando anche qui di comprendere il giusto equilibrio tra contingenza e deroghe alle regole processuali fondamentali.