Questo lavoro propone modalità di progettazione attraverso le quali realizzare ambienti facilmente fruibili consentendo ai percettori di allentare tensioni e cogliere messaggi di cura.
L’obiettivo è offrire un metodo per realizzare ambienti che accolgano le persone e dimostrino cura verso i loro bisogni.
Siamo orgogliosi di testimoniare che allestire luoghi di cura e radicamento che aiutino e valorizzino le persone non necessita sempre di grandi risorse.
Il presupposto etico della nostra esperienza è fornire agli operatori del sociale la possibilità di affermare ... “Si può fare!”
La qualità delle relazioni passa anche attraverso la qualità dell’ambiente che le ospita, così avvertire cura genera benessere.
Durante questa esperienza, educatori e progettisti, si sono trovati a sperimentare forme di collaborazione e strumenti stabilendo nuove regole.
Quello che testimoniamo è un processo per gradi, motivato e sufficientemente ampio che mette in relazione e a confronto più momenti e ipotesi in grado di rappresentare la complessità dell’abitare in comune.
Nel testo vengono narrati un metodo organico e gli strumenti per la gestione del progetto cromatico/percettivo di riqualificazione dei luoghi destinati all’accoglienza.
Con questo lavoro ci piace pensare di aver proposto un fare capace di coniugare la “parola poetica” che interpreta la persona con la “parola tecnica” che fornisce gli strumenti.
Si può essere innovatori anche individuando pratiche e costruendo strumenti utili a molti.
In fase di progetto, per fare valutazioni che non risentano delle interazioni dei vari colori presenti nell’ambiente, è necessario impiegare gli isolatori, strumenti semplici, ma efficaci.
Ve ne proponiamo uno, quello di più comune impiego per valutare la differenza in tinta, saturazione e chiarezza tra due campioni.
ISOLATORE DA COMPARAZIONE
Impiego: Si pongono i due fori dell’isolatore a contatto dei campioni da confrontare. In questo modo si separano i colori dallo sfondo e si mettono a pari condizioni le dimensioni dei rispettivi campi cromatici. La separazione tra i due fori consente d’interrompere le contiguità cromatiche che indurrebbero errori di valutazione a causa dell’interazione tra i due colori da confrontare. L’isolatore è grigio neutro, cioè privo di croma ed è di media chiarezza per essere più simile a quella del campione da valutare.