Il volume analizza, con un taglio concreto ed un linguaggio chiaro e immediato, gli istituti di Parte Generale e Parte Speciale del diritto internazionale privato.
In conformità alla scelta di fondo che gli Autori hanno compiuto sin dalla prima edizione, la disciplina internazionalprivatistica non viene trattata per compartimenti stagni ma ricostruita come sistema: non solo viene fornita una solida base di principi generali che di questo sistema costituiscono, per così dire, il “software” che lo fa funzionare, ma poi per ogni materia vengono esaminati i tre profili della legge applicabile, della giurisdizione e del riconoscimento degli atti e dei provvedimenti stranieri in modo da facilitarne la comprensione unitaria ed evidenziarne le reciproche correlazioni.
In virtù di questa moderna impostazione il volume costituisce uno strumento agile e dinamico per facilitare la comprensione della materia non solo agli aspiranti avvocati cui era inizialmente dedicato ma anche agli studenti delle molte università che nel corso del tempo lo hanno adottato e, più in generale, agli operatori del diritto (notai, avvocati, magistrati e ufficiali di stato civile) che devono risolvere questioni pratiche di carattere transnazionale.
La diciottesima edizione, in particolare, è aggiornata con i regolamenti europei sull’uniformità del diritto internazionale privato in vigore nel 2023 e la giurisprudenza comunitaria e interna oltre che quella della Corte EDU.
Ampio spazio è dedicato, in particolare, al settore degli affari con la trattazione dei regolamenti e della giurisprudenza in materia di contratti e responsabilità extracontrattuale nonché delle procedure uniformi europee a tutela del credito, ancora poco conosciute in Italia, come quella contemplata dal Reg. UE 655/2014 che consente di ottenere inaudita altera parte un’ordinanza di sequestro conservativo di conti correnti bancari.
Grande importanza viene riconosciuta anche al settore delle persone e della famiglia, comprese le più recenti sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione che in materia di adozione e maternità surrogata hanno svolto un ruolo di supplenza del legislatore su temi delicati e divisivi, cercando di conciliare le esigenze di tutela dei minori con i princìpi fondamentali dell’ordinamento.