Considerando l'entità delle sanzioni sempre più elevate che le varie legislazioni nazionali ed internazionali prevedono per i reati di corruzione, ci si è chiesti negli ultimi anni: "Perché non far certificare il proprio Sistema di Gestione anticorruzione"?
A tal proposito la norma ISO 37001 stabilisce i requisiti minimi dei Sistemi di Gestione anticorruzione che potranno, inoltre, essere certificabili.
Questo ha prodotto uno standard internazionale applicabile alle piccole, medie e grandi organizzazioni in tutti i settori, tra settore pubblico, privato e no-profit.
Al fine di garantire l'integrazione dei requisiti della Norma ISO 37001 con quelli del D.Lgs. n. 231/2001 e della Norma ISO 9001, Asso231 e GIACC Italy hanno realizzato la Linea Guida "GS 23101_2017" così da poter creare un unico Sistema di Gestione Integrato.
Il volume riporta in modo pratico e operativo, tutti i passaggi necessari per creare all'interno dell'azienda o dell'ente, un sistema certificato di gestione anticorruzione.
Considerando l'entità delle sanzioni sempre più elevate che le varie legislazioni nazionali ed internazionali prevedono per i reati di corruzione, ci si è chiesti negli ultimi anni: Perché non far certificare il proprio Sistema di Gestione anticorruzione?
A tal proposito la norma ISO 37001 stabilisce i requisiti minimi dei Sistemi di Gestione Anticorruzione che potranno essere certificabili, divenendo quindi uno standard internazionale applicabile alle piccole, medie e grandi organizzazioni in tutti i settori, tra settore pubblico, privato e no-profit.
I vantaggi del costruire il proprio Sistema di Gestione Anti-Corruzione:
1) Essere all’altezza delle aspettative dei regolatori internazionali, così da evitare interpretazioni riduttive dello stesso da parte degli organi inquirenti e giudicanti stranieri, ha valore inestimabile per un’organizzazione che intenda tutelare al meglio i propri Asset.
2) Ferma restando la validità delle legislazioni nazionali, la norma ISO 37001 darà la possibilità agli enti pubblici, alle stazioni appaltanti ed ai grandi committenti, di trovare un “linguaggio comune” con tutti i propri stakeholders, soprattutto per coloro che operano a livello internazionale.
3) Le aziende multinazionali potranno finalmente gestire in maniera uniforme le problematiche che sorgono nelle varie branch.
4) In Italia, ai fini dell’ottenimento del Rating di Legalità, sarà possibile avere l’evidenza oggettiva del possesso di uno dei requisiti utili al conseguimento dei “+” utili per ottenere le “stellette”, ovvero art. 3, comma 2, lett. g) “di aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione”.
5) Le Amministrazioni Pubbliche e le Società Controllate, potranno decidere di adottare l’ISO 37001 come strumento di gestione degli adempimenti previsti dal PNA, con le caratteristiche ISO dei sistemi di gestione e, quindi, anche integrabili con i sistemi di gestione Qualità, Sicurezza, Ambiente. Con l’ulteriore supporto ai fini della propria responsabilità, per i Responsabili Anticorruzione, della verifica di terza parte di un Ente indipendente.
Al fine di garantire l’integrazione dei requisiti della Norma ISO 37001 con quelli del D.Lgs. n. 231/2001 e della Norma ISO 9001, Asso231 e GIACC Italy hanno realizzato la Linea Guida “GS 23101_2017” così da poter creare un unico Sistema di Gestione Integrato.
STRUTTURA
Capitolo 1
Il fenomeno della corruzione
1.1. Le facce della Corruzione
1.1.1. Corruzione (Bribery)
1.1.2. Estorsione (Extorsion)
1.1.3. Frode (Fraud)
1.1.4. Cartelli (Cartels)
1.1.5. Abuso di potere (Abuse of power)
1.1.6. Appropriazione indebita (Embezzlement)
1.1.7. Riciclaggio di denaro (Money-laundering)
1.1.8. La relazione tra i suddetti reati
1.1.9. Altri reati correlati
1.2. Perché si verifica la corruzione
1.2.1. La motivazione della corruzione
1.2.2. Fattori a livello di progetto che facilitano la corruzione
1.2.3. Fattori a livello nazionale che facilitano la corruzione
1.2.4. Fattori a livello internazionale che facilitano la corruzione
Capitolo 2
Come si concretizza la corruzione
2.1. Pratiche corruttive
2.2. Nascondere la corruzione
2.3. Esempi pratici
2.3.1. Prequalificazione e gara
2.3.2. Esecuzione del progetto
2.3.3. Altri casi
Capitolo 3
Una provocazione: Rischi e costi per i corruttori
3.1. Rischio di procedimento penale
3.2. Rischio di perdita finanziaria
3.3. Aspetto etico
3.4. Responsabilità delle persone fisiche
3.5. Responsabilità dell’organizzazione
3.6. I costi della corruzione
3.6.1. Capire il costo della corruzione
Capitolo 4
Realizzazione pratica di un Sistema di Gestione Anticorruzione
4.1. Scopo e campo di applicazione del Manuale
4.2. Riferimenti normativi
4.3. Termini e definizioni
4.4. Contesto dell’organizzazione
4.4.1. Comprendere l’organizzazione e il suo contesto
4.4.2. Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate
4.4.3. Scopo e campo di applicazione del sistema di gestione anticorruzione
4.4.4. Sistema di gestione anticorruzione
4.4.5. Valutazione del rischio corruzione
4.5. Leadership
4.5.1. Leadership e impegno
4.5.2. Politica anticorruzione
4.5.3. Ruoli dell’organizzazione, responsabilità ed autorità
4.6. Pianificazione
4.6.1. Azioni per affrontare rischi e opportunità
4.6.2. Obiettivi anticorruzione e pianificazione per la loro realizzazione 90
4.7 Supporto
4.7.1. Risorse
4.7.2. Competenze
4.7.3. Consapevolezza e formazione
4.7.4. Comunicazione
4.7.5. Informazioni documentate
4.8. Attività operative
4.8.1. Pianificazione e controllo operativo
4.8.2. Due Diligence
4.8.3. Controlli finanziari
4.8.4. Controlli non finanziari
4.8.5. Esecuzione dei controlli anticorruzione da parte delle organizzazioni controllate e dei business associates
4.8.6. Impegni anticorruzione
4.8.7. Regali, ospitalità, donazioni e benefici simili
4.8.8. Gestione dell’inadeguatezza dei controlli anticorruzione
4.8.9. Segnalazioni
4.8.10. Indagini e gestione della corruzione
4.9. Valutazione delle prestazioni
4.9.1. Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione
4.9.2. Audit interni
4.9.3. Riesame di Direzione
4.9.4. Riesame della Funzione di Conformità per la Prevenzione della Corruzione
4.10. Miglioramento
4.10.1. Non conformità e azioni correttive
4.10.2. Miglioramento continuo
Appendice A - Realizzazione check-list per la conduzione di un “Audit 37001”, basata sui requisiti della Norma ISO 37001:2016 e derivata da esperienze personali dell’autore
Appendice B – Realizzazione check-list per la conduzione di un “Audit 37001”, basata sulla verifica dei principali documenti/processi richiamati dalla Norma ISO 37001:2016 e derivata da esperienze personali dell’autore.