Il volume, aggiornato al D.Lgs. 16 marzo 2015 n. 28 (G.U. 18 marzo 2015, n. 64), esamina l’istituto della PARTICOLARE TENUITÀ DEL FATTO sia in tutti i suoi aspetti sostanziali che nell’applicazione processuale.
Nel capitolo 1 si esamina la legge di delega e i PRINCIPI COSTITUZIONALI che hanno indotto il legislatore ad introdurre questo novum legislativo con l’intento di adeguare la punibilità per i reati commessi alla gravità del fatto. Nel capitolo 2 si esaminano nel dettaglio i tratti salienti che connotano la NORMA GIURIDICA con cui è stata introdotta la causa di non punibilità, ossia l’art. 131-bis c.p. Nello specifico si evidenzia cosa si intende per offesa particolarmente lieve e le condizioni con cui stabilire la concessione della particolare tenuità del fatto. Nel capitolo 3 sono trattati sia gli ISTITUTI PROCESSUALI, sia le altre disposizioni legislative che sono state modificate per effetto di questo decreto legislativo e l’applicabilità in particolari circostanze. Si delineano anche i rapporti con altri istituti del processo penale quali: archiviazione, proscioglimento, misure cautelari, arresto e fermo. Si evidenziano, inoltre, le diversità con l’istituto dell’irrilevanza del fatto (art. 27 D.P.R. 448/1988). Nel capitolo 4 si individuano i casi di applicabilità della particolare tenuità del fatto sia in relazione ai reati previsti dal codice penale, che in riferimento ai reati previsti dalle leggi penali speciali.