Il volume presenta per la prima volta il metodo osservazionale quale modalità operativa di analisi di situazioni criminali. Il metodo rappresenta l’incontro tra due approcci della criminologia, la criminologia narrativa e la visual criminology e parte dall’assunto secondo il quale per una corretta narrazione di un fenomeno è fondamentale una buona osservazione dello stesso, la quale potrà avvenire dall’interno della relazione, da parte dei soggetti direttamente coinvolti, o esternamente ad essa, da parte di criminologi e operatori. È attraverso il proprio “punto di osservazione” che il soggetto narrerà una storia e presenterà una verità diversa da quelle narrate e presentate dagli altri soggetti coinvolti.