Una ventata di rivoluzionaria novità quella di Gray nell’interpretazione delle modalità da adottare da parte di individui comuni e sportivi d’élite per perfezionare le proprie abilità motorie.
La pratica sportiva e lo stesso coaching ad essa connesso devono diventare più creativi e divertenti, dando agli atleti l’opportunità di esplorare e sostenere le proprie caratteristiche e la propria creatività. Infatti è tempo, secondo l’Autore, di allontanarsi dall’idea che si possa “imparare” attraverso una noiosa ripetizione di un’abilità in un ambiente di pratica simile, per quanto possibile, all’attività che si vuole perfezionare correndo attraverso le gomme, colpendo improbabili bersagli o dribblando conetti.
Questo libro permette di rivolgere uno sguardo interessato all’entusiasmante approccio alternativo su come impariamo a muoverci e sulle implicazioni che riguardano il coaching in merito alla fase di progettazione pratica, sullo sviluppo della possibilità di mantenere i bambini impegnati in una confacente attività sportiva e, a livelli più elevati, sulla prevenzione degli infortuni derivanti da sollecitazioni spinte, sullo sviluppo della tecnologia di allenamento e relativo utilizzo degli strumenti di analisi e molto altro ancora. Prefazione di Claudio Robazza Nota del Traduttore di Claudio Mantovani Introduzione Oltre “Come impariamo a muoverci”
Capitolo 1 - Sfruttare il potere del rapporto atleta-ambiente Capitolo 2 - Vedere attraverso “Matrix”: cogliere le informazioni dall’ambiente Capitolo 3 - Ottimizzare il controllo dello sguardo Capitolo 4 - Focalizzare l’attenzione nel punto giusto Capitolo 5 - Muoversi per controllare il “futuro attuale” Capitolo 6 - L’allenamento basato sulle affordance Capitolo 7 - Pali da tenda più forti: sfruttare la tensione muscolare e la biotensegrità Capitolo 8 - Muoversi con efficienza ed economia Capitolo 9 - Intenzionalità competente: mantenere aperte le opzioni e decidere lentamente Capitolo 10 - Imparare a sfruttare la metastabilità e la molteplicità delle soluzioni motorie Capitolo 11 - Imparare a coordinarsi con i compagni di squadra: sviluppare affordance condivise Capitolo 12 - Ricordare e utilizzare le informazioni “offline” Capitolo 13 - Pratica affettiva: imparare a gestire la pressione e le emozioni Capitolo 14 - Quanto difficile dovrebbe essere l’allenamento? La “regola del 70%” e il giusto livello di sfida Capitolo 15 - Adattarsi al dolore e alle lesioni e diventare anti-fragili Capitolo 16 - Alcuni strumenti a supporto della progettazione dell’allenamento