TITOLO V DELLA COSTITUZIONE il sistema delle autonomie territoriali

TITOLO V DELLA COSTITUZIONE il sistema delle autonomie territoriali

RSA, OLTRE LA PANDEMIA

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*TFA SOSTEGNO

Tracce per la prova scritta per l'ammissione ai corsi di specializzazione

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TipologiaLibri

Autore: Calvino Rosanna

EditoreMAGGIOLI

CollanaDIVENTARE INSEGNANTE

Pagine371

Data pubblicazione1 lug 2021

Reparto: Abilitazioni e concorsi , LIBRI

Argomento: Concorso a cattedre

SKU/ISBN:  9788891651679

Il volume intende offrire una solida preparazione per l’ammissione al corso di specializzazione del TFA Sostegno, con particolare riferimento alla prova scritta.
Il testo, strutturato in tracce svolte, offre un’ampia trattazione degli argomenti previsti dal programma d’esame (D.M. del 30 settembre 2011), e sviluppa un consistente numero di tracce che sono state oggetto delle precedenti prove concorsuali.
È organizzato in sei parti:
• Legislazione e organizzazione scolastica in relazione al regime di autonomia;
• Legislazione scolastica sull’inclusione;
• Conoscenze socio-psico-pedagogiche;
• Metodologie didattiche e buone pratiche;
• Empatia e intelligenza emotiva;
• Creatività e pensiero divergente.
La trattazione degli argomenti ha tenuto conto della più recente produzione normativa sia sul piano generale delle riforme e del loro impatto sull’autonomia scolastica sia delle recenti riforme relative all’area dell’inclusione e della disabilità (D.M. n. 182/2020).
Il volume offre un’ampia trattazione dell’impianto teorico della pedagogia generale e speciale e delle metodologie didattiche.
Una particolare attenzione è stata dedicata alle buone prassi educative e didattiche indicando possibili strategie in relazione alle problematiche e alle patologie.
Gli elaborati contengono riflessioni e indicazioni sulla normativa nazionale ed europea in tema di disabilità, bisogni educativi speciali e inclusione scolastica illustrando possibili interventi e modalità didattiche idonei a favorire il successo formativo degli allievi speciali.
Altrettanta attenzione è stata riservata alle tecnologie, il cui uso permette di adeguare la proposta educativa ai bisogni specifici, alle esperienze e alle strategie didattiche.

PARTE PRIMA Legislazione e Organizzazione scolastica in relazione al regime di autonomia

Quesito n. 1

La Costituzione italiana e la scuola

Quesito n. 2

Il candidato esponga i tratti salienti dell’autonomia scolastica

Quesito n. 3

Il D.P.R. n. 275/1999 ha introdotto il regime di autonomia scolastica relativo all’assetto organizzativo e didattico delle istituzioni scolastiche. Il candidato si soffermi sulla progettazione curricolare e sugli aspetti didattici nella determinazione dell’offerta formativa

Quesito n. 4

Il candidato descriva le caratteristiche dell’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo disciplinate dall’art. 6 del D.P.R. 275/1999

Quesito n. 5

Il candidato descriva le caratteristiche e le modalità di esercizio dell’autonomia finanziaria nella scuola dell’autonomia

Quesito n. 6

Quali sono le principali innovazioni introdotte dalla legge n. 107/2015 con particolare riferimento all’autonomia scolastica?

Quesito n. 7

Quali sono i tratti caratterizzanti del Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) e quale relazione ha con l’autonomia scolastica?

Quesito n. 8

Le reti di scuole costituiscono un corollario dell’autonomia scolastica. Il candidato commenti l’affermazione

Quesito n. 9

L’art. 8 del D.P.R. 275/1999 pone le basi per i partenariati educativi. Il candidato illustri le caratteristiche e le finalità dei partenariati educativi

Quesito n. 10

La progettazione e la programmazione didattica devono tener conto di molte variabili tra cui i bisogni educativi e formativi degli studenti e del territorio. Il candidato commenti l’affermazione e si soffermi sulle fonti della programmazione didattica e sulle sue modalità di svolgimento

Quesito n. 11

Il candidato indichi quali sono i documenti di programmazione strategica della scuola e quali competenze ne garantiscono l’efficacia

Quesito n. 12

Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, del 2012 rappresentano la base per la definizione del curricolo d’istituto. Il candidato descriva i tratti salienti delle Indicazioni nazionali e la loro influenza nella progettazione didattica

Quesito n. 13

Le “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” pubblicate con nota n. 3645 nel 2018 integrano e aggiornano le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012. Il candidato esprima la propria riflessione su questo significativo documento

Quesito n. 14

Il candidato descriva i tratti fondamentali dell’ordinamento degli studi del primo ciclo in Italia

Quesito n. 15

Il candidato illustri le peculiarità dei licei in base al D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010, che ne disciplina l’organizzazione, e alle Indicazioni nazionali per i licei, relativamente agli obiettivi specifici di apprendimento

Quesito n. 16

Il candidato illustri le peculiarità degli Istituti Tecnici in base al D.P.R. del 20 marzo 2010, n. 89 che ne disciplina l’organizzazione e alle relative linee guida. Il candidato illustri la sua personale riflessione sulla presente offerta formativa degli Istituti Tecnici

Quesito n. 17

Il D.Lgs. n. 61/2017 ha riformato l’assetto degli Istituti Professionali. Il candidato illustri le peculiarità degli attuali Istituti Professionali in base al D.Lgs. n. 61/2017 che ne disciplina l’organizzazione e alle relative linee guida

Quesito n. 18

Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63, in attuazione alla legge n. 107/2015 è recentemente intervenuto per contrastare le condizioni di disagio socio-economico che affievoliscono il diritto allo studio. Il candidato illustri gli strumenti che il decreto ha messo a disposizione e la loro applicazione nell’ambito scolastico

Quesito n. 19

Organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto. Il candidato illustri il ruolo e il funzionamento degli organi collegiali con particolare riferimento agli elementi di partecipazione democratica

Quesito n. 20

Quali sono le competenze e le funzioni del consiglio di classe?

Quesito n. 21

Compiti e funzioni del Collegio dei docenti

Quesito n. 22

Il candidato descriva le funzioni del Consiglio di circolo o di istituto

Quesito n. 23

Il candidato descriva il processo di partecipazione delle famiglie e degli studenti attraverso le assemblee dei genitori e degli studenti

Quesito n. 24

Il candidato descriva la responsabilità dei genitori derivante dal patto educativo di corresponsabilità

Quesito n. 25

Le relazioni tra docenti e famiglie

Quesito n. 26

Il candidato illustri le caratteristiche del sistema di qualità scolastico, con particolare riferimento alle previsioni legislative del D.P.R. n. 80/2013 che ha introdotto il Sistema nazionale di valutazione (SNV)

Quesito n. 27

Il candidato descriva quali sono i soggetti che operano nel sistema di valutazione scolastico con particolare riferimento al ruolo dell’Invalsi e alle modalità di autovalutazione e le proposte di auto-miglioramento d’istituto

Quesito n. 28

In cosa consiste il processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche? Il candidato illustri le connotazioni di questa specifica fase di valutazione interna all’istituzione scolastica e quali sono le forme su cui si struttura

Quesito n. 29

Il candidato illustri le modalità e le finalità della valutazione esterna detta anche valutazione esperta

Quesito n. 30

Il candidato illustri le modalità di somministrazione delle prove Invalsi anche con riferimento alle disposizioni per studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento

Quesito n. 31

Il candidato esponga le proprie riflessioni sulla valutazione degli apprendimenti nel primo ciclo di istruzione

Quesito n. 32

Il candidato illustri le modalità di valutazione degli apprendimenti nel secondo ciclo di istruzione

Quesito n. 33

Il candidato esponga la valutazione e l’attività di recupero previste per la scuola secondaria di secondo grado

Quesito n. 34

Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, ha innovato le modalità dell’esame di stato. Il candidato fornisca una sintetica panoramica delle principali innovazioni

Quesito n. 35

In ragione delle modifiche intervenute con il D.Lgs. n. 62/2017 e il D.M. n. 714/2017 il candidato indichi le maggiori novità relative alla certificazione delle competenze del primo ciclo di studi

Quesito n. 36

Il candidato esponga una personale riflessione sul concetto di verifica e valutazione

Quesito n. 37

Il candidato, in base alla D.Lgs. n. 62/2017 e ai quadri di rifermento specifici, dia una sintetica panoramica delle prove d’esame relative al secondo ciclo d’istruzione

Quesito n. 38

Il candidato descriva le modalità previste dal D.M. 769/2019 relative alla prima prova scritta dell’esame di stato del secondo ciclo d’istruzione

Quesito n. 39

Il candidato indichi le finalità educative della valutazione e gli ambiti della valutazione

Quesito n. 40

Il candidato metta in evidenza il concetto di valutazione formativa e valutazione sommativa

PARTE SECONDA Legislazione scolastica sull’inclusione

Quesito n. 1

Il candidato illustri i principi dell’inclusione che caratterizzano la scuola italiana con particolare riferimento alle norme costituzionali e alle pratiche didattiche inclusive

Quesito n. 2

La legge n. 104/1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” e la sua rilevanza nel sistema scolastico

Quesito n. 3

Il candidato descriva le indicazioni delle Linee guida sull’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009 di cui alla circolare MIUR n. 4274/2009

Quesito n. 4

Il candidato illustri i tratti salienti della riforma del sostegno introdotta dal D.Lgs. n. 66/2017

Quesito n. 5

Quali sono i contenuti e le procedure del Piano annuale per l’inclusione (PAI)?

Quesito n. 6

Quali sono gli aspetti caratterizzanti il profilo di funzionamento?

Quesito n. 7

Il decreto interministeriale n. 182/2020 e la corresponsabilità educativa

Quesito n. 8

Il candidato illustri nuove modalità di assegnazione delle misure di sostegno (D.I. n. 182/2020)

Quesito n. 9

Il decreto interministeriale (D.I.) n. 182/2020 ha introdotto importanti innovazioni sul piano didattico-educativo. Il candidato illustri le nuove modalità con particolare riferimento ai nuovi PEI

Quesito n. 10

La classificazione dell’OMS sulla disabilità: dall’ICIDH all’ICF

Quesito n. 11

Quali sono le caratteristiche della Classificazione ICF?

Quesito n. 12

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità

Quesito n. 13

Il candidato delinei la strategia europea sulla disabilità 2010-2020

Quesito n. 14

La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento (DSA). Il candidato metta in evidenza le caratteristiche dei disturbi specifici di apprendimento

Quesito n. 15

La legge 8 ottobre 2010, n. 170 prevede specifiche indicazioni per gli studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA). Il candidato illustri le modalità di intervento didattico previste dalla normativa

Quesito n. 16

Il dibattito europeo degli ultimi anni relativamente all’educazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) ha prodotto un cambiamento di approccio rispetto al recente passato. Il candidato illustri la differenza tra le politiche scolastiche di integrazione e inclusione e indichi le strategie, le metodologie che applicherebbe nel caso di studenti con BES

Quesito n. 17

Il decreto legislativo n. 66/2017, integrato dal successivo D.Lgs. 96/2019, ha apportato significativi cambiamenti all’organizzazione territoriale dei gruppi di lavoro per l’inclusione. Il candidato illustri la nuova rete per l’inclusione

Quesito n. 18

L’insegnante per le attività di sostegno: definizione e ruolo

Quesito n. 19

Il ruolo del docente di sostegno all’interno del Consiglio di classe e del GLO

Quesito n. 20

Il candidato illustri le indicazioni per l’integrazione degli alunni stranieri secondo le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” del 2014

Quesito n. 21

Il candidato esponga la disciplina che regola la valutazione e gli esami conclusivi del primo e secondo ciclo di studi relativamente agli studenti con cittadinanza non italiana

Quesito n. 22

L’art. 1, comma 7, punto d, della legge 107/2015 individua come prioritarie le iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali che sviluppano le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale. Il candidato definisca il concetto di interculturalità e le sue possibili applicazioni didattiche

Quesito n. 23

Con riferimento alle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” pubblicate con C.M. n. 4233 del 19 febbraio 2014, il candidato metta in evidenza quali sono i criteri e i principi da osservare per la corretta accoglienza e per una didattica inclusiva efficace

Quesito n. 24

La legge 107/2015, art. 1, comma 7, punto l, prevede attività di potenziamento per la “prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico”. Il candidato illustri le azioni di sistema da adottare per contrastare il fenomeno del bullismo, anche di carattere informatico (il cosiddetto “cyberbullismo”), nonché la più ampia azione di inclusione scolastica

PARTE TERZA Conoscenze socio-psico-pedagogiche

Quesito n. 1

Il candidato illustri, dal punto di vista della pedagogia generale, le caratteristiche fondamentali del processo educativo

Quesito n. 2

Nell’ambito dei processi formativi l’apprendimento è strettamente correlato alla dimensione educativa. Il candidato commenti l’affermazione con particolare riferimento al ruolo istituzionale della scuola nei processi formativi

Quesito n. 3

Che cosa si intende per pedagogia speciale?

Quesito n. 4

La pedagogia speciale e i bisogni educativi speciali

Quesito n. 5

John Dewey fondò nel 1896 la scuola-laboratorio di Chicago che rappresentò uno dei primi e più riusciti esempi di scuola nuova, cioè di applicazione del metodo pedagogico attivo d’ispirazione anche per la pedagogia speciale. Il candidato illustri il contributo pedagogico dell’attivismo deweyano

Quesito n. 6

Il pedagogista William Heard Kilpatrick, riprendendo e sviluppando in modo originale il pensiero del suo maestro J. Dewey, giunse ad elaborare il metodo dei progetti. Il candidato illustri le caratteristiche del metodo dei progetti nell’ambito del modello pedagogico dell’attivismo deweyniano

Quesito n. 7

Edouard Claparède afferma che l’educazione deve essere funzionale, ovvero partire dai bisogni del bambino e dai suoi interessi spontanei. Egli sostiene che gli insegnanti devono comprendere le attitudini dei loro allievi, in modo da soddisfare i loro interessi verso ciò che desiderano imparare o mettere in pratica. Il candidato esamini il modello di educazione funzionale e la sua influenza nella progettazione didattica

Quesito n. 8

Il costruttivismo è una scuola di pensiero di matrice psicologica, migrata successivamente anche nel campo della pedagogia e delle scienze dell’educazione, che si fonda sul concetto secondo cui ogni individuo costruisce la conoscenza

del mondo che lo circonda tramite la riflessione sulle proprie esperienze. Il candidato illustri gli apporti del costruttivismo alla didattica

Quesito n. 9

Jean Piaget considera l’intelligenza come una funzione cognitiva che permette all’essere umano l’adattamento all’ambiente e garantisce l’equilibrio tra le diverse strutture cognitive, attraverso un processo di “accomodamento”. Il candidato descriva quali sono stati i maggiori contributi scientifici di Piaget che hanno influenzato la pedagogia moderna e le teorie dell’apprendimento

Quesito n. 10

La teoria di Piaget si basa su quattro stadi che il bambino attraversa dalla nascita: senso-motorio, pre-operatorio, operatorio concreto, operatorio formale. Il candidato illustri le caratteristiche degli stadi di sviluppo

Quesito n. 11

Le teorie sviluppate da L.S. Vygotskij hanno fornito un modello di riferimento sul piano pedagogico e didattico. Il candidato metta in evidenza le particolari caratteristiche del pensiero di Vygotskij con particolare riferimento alla teoria

della zona di sviluppo prossimale

Quesito n. 12

Nell’ambito dello strutturalismo educativo la teoria dello scaffolding di J. Bruner proponeva un rinnovato ruolo degli insegnanti in relazione al processo del problem solving operato dagli allievi. Il candidato descriva il significato attribuito al termine scaffolding

Quesito n. 13

La corrente cognitivista propone un nuovo approccio per spiegare l’apprendimento, quello dell’elaborazione delle informazioni in contrapposizione al comportamentismo. Nei modelli cognitivisti dell’apprendimento, la ricerca non è più verso il comportamento manifesto ma è indirizzata al funzionamento dei processi mentali. Il candidato illustri le caratteristiche del modello cognitivista

Quesito n. 14

Quali sono gli elementi che caratterizzano un buon ambiente di apprendimento in una scuola sempre più tecnologica e digitale? Quali sono le competenze digitali che il docente deve possedere?

Quesito n. 15

Le teorie dell’apprendimento sono tradizionalmente classificate in relazione alle grandi scuole della psicologia del Novecento. Il candidato esamini l’approccio comportamentista all’apprendimento e le sue principali teorie

Quesito n. 16

Le teorie psicologiche del Novecento hanno influenzato i modelli pedagogici ed educativi-didattici attuali. Il candidato metta in evidenza i contributi delle teorie psicologiche nell’ambito dei modelli di apprendimento e della progettazione didattico-educativa

Quesito n. 17

La teoria di J. Bruner fornisce un modello di riferimento importante per la teoria dell’istruzione e ha influenzato i programmi e i curricoli scolastici e le metodologie didattiche. Il candidato esamini le principali caratteristiche della teoria dell’istruzione di Bruner e la sua influenza sugli stili di insegnamento-apprendimento

Quesito n. 18

David Paul Ausubel, psicologo dell’età evolutiva, ha svolto numerose ricerche sugli stili di apprendimento, al fine di migliorare l’azione didattica degli insegnanti. Le sue teorie sull’insegnante come organizzatore propedeutico sono state un riferimento metodologico significativo. Il candidato illustri il pensiero di Ausubel e il suo approccio per un intervento didattico

Quesito n. 19

Lo sviluppo cognitivo è un processo graduale di attività intellettive che si articola in relazione al ciclo di vita. Quali sono i processi psicologici che caratterizzano le singole fasi dell’età evolutiva?

Quesito n. 20

L’attuale didattica è influenzata da una serie di contributi scientifici sviluppati nell’ambito delle teorie psicologiche, pedagogiche e sociologiche, nonché dagli studi promossi dalle scienze dell’educazione e dalle direttive delle istituzioni europee. Il candidato descriva il significato di questi contributi e le caratteristiche della attuale didattica, con particolare riferimento alla didattica per competenze

PARTE QUARTA Metodologie didattiche e buone prassi di inclusione

Quesito n. 1

Il metodo dell’individualizzazione e della personalizzazione dell’insegnamento-apprendimento è indicato come metodologia didattica fondamentale ai fini dell’inclusione. Il candidato fornisca una panoramica delle risorse didattiche

presenti nella scuola dell’autonomia per la realizzazione di questi principi

Quesito n. 2

La pedagogia moderna sottolinea frequentemente l’importanza dell’insegnamento-apprendimento individualizzato, ritenendolo un approccio strategico fondamentale per il successo formativo e scolastico: il Mastery learning è tra le metodologie didattiche individualizzate e personalizzate più note. Il candidato esamini le principali caratteristiche del Mastery learning

Quesito n. 3

L’avvento delle TIC ha progressivamente integrato e talvolta sostituito metodologicamente la lezione frontale. L’ambiente integrato di apprendimento, la didattica integrata e il modeling esprimono queste nuove modalità didattiche influenzate dalle TIC. Il candidato illustri questi nuovi approcci

Quesito n. 4

La LIM e il WebQuest. Il candidato evidenzi l’uso della LIM e le caratteristiche e le modalità d’uso della metodologia WebQuest

Quesito n. 5

Le TIC sono delle importanti risorse didattiche. Il candidato argomenti il proprio punto di vista sull’argomento con particolare attenzione alle strategie, metodologie e strumenti da utilizzare per il successo formativo dei propri studenti

e per migliorare l’inclusione

Quesito n. 6

Il candidato illustri le caratteristiche del pensiero computazionale e la sua pratica didattica

Quesito n. 7

L’organizzazione dell’ambiente di apprendimento deve prestare attenzione alla rimozione delle barriere alla partecipazione, incrementando soprattutto gli elementi di facilitazione. Il candidato descriva le possibili opzioni per creare un ambiente tecnologico inclusivo, con particolare riferimento a una progettazione didattica che tenga conto delle diverse abilità

Quesito n. 8

Il decreto legge n. 22/2020 ha introdotto l’obbligo per i docenti di svolgere attività di didattica a distanza per i loro alunni sollecitando l’uso estensivo della tecnologia disponibile. Quali sono gli aspetti pedagogici, le metodologie, le strategie inclusive che possono valorizzare l’attività didattica in questi particolari ambienti di apprendimento?

Quesito n. 9

La didattica per gli alunni con DSA presenta precise caratteristiche. Il candidato illustri la specificità della progettazione didattica, le strategie e gli strumenti che ritiene necessari anche in base ai dispositivi normativi

Quesito n. 10

L’utilizzo delle TIC rientra fra le strategie didattiche inclusive e può avere un ruolo ancora più incisivo nel caso di studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Che tipo di didattica inclusiva per gli studenti con BES e con DSA è possibile progettare con l’ausilio delle TIC? Quali sono gli strumenti digitali compensativi che è possibile utilizzare?

Quesito n. 11

La mappa concettuale è uno strumento didattico capace di cogliere le relazioni e i nessi logici tra i concetti per favorire la loro comprensione e la successiva memorizzazione. Il candidato commenti quest’affermazione in relazione con le teorie costruttivistiche di D. Ausubel e J. Novak

Quesito n. 12

Sempre più frequentemente nella scuola si fa ricorso nella didattica a strumenti narrativi ed autobiografici e allo storytelling. Questi strumenti costituiscono una pratica didattica che consente una maggiore conoscenza dei fabbisogni formativi e sono strumenti utilizzati per fronteggiare situazioni di disagio. Il candidato si soffermi sulle caratteristiche della didattica narrativa

Quesito n. 13

L’avvento delle TIC ha influenzato e modificato gli stili di apprendimento dei nostri studenti. Il candidato argomenti il proprio punto di vista sull’argomento con particolare attenzione alle strategie e metodologie da utilizzare per il successo

formativo dei propri studenti

Quesito n. 14

La “flipped classroom” ovvero “classe capovolta” rappresenta un metodo didattico innovativo capace di trasformare il modo di fare lezione e promuovere un uso estensivo delle nuove tecnologie. Secondo questo metodo la lezione diventa compito a casa mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. Il candidato commenti questa affermazione soffermandosi sugli elementi caratterizzanti di questa metodologia didattica

Quesito n. 15

Nell’ambito della costruzione dell’ambiente di apprendimento, la metodologia del circle time riveste una particolare importanza specialmente nelle classi del primo ciclo d’istruzione. Il candidato illustri le caratteristiche di questa metodologia e le situazioni di apprendimento che la rendono congeniale

Quesito n. 16

La peer education e la peer tutoring sono strategie didattiche per accrescere l’efficacia complessiva dell’insegnamento. Il candidato illustri le modalità di attuazione e gli scopi di queste metodologie

Quesito n. 17

II cooperative learning è un metodo di insegnamento-apprendimento in gruppo dotato di particolari principi e specifiche applicazioni, che privilegia I’interazione tra gli allievi sviluppando attorno a tale relazione l’intero processo di acquisizione della conoscenza: obiettivi didattici, ruolo dell’insegnante, organizzazione della classe, valutazione del processo di apprendimento e degli esiti. Il candidato illustri le caratteristiche del metodo cooperativo e l’applicazione nel contesto classe

Quesito n. 18

Il candidato illustri le caratteristiche dell’unità didattica di Pellerey e l’organizzazione di una lezione

Quesito n. 19

Descrizione delle modalità di progettazione didattica e delle scelte metodologiche del PEI

Quesito n. 20

Quali sono le caratteristiche di una lezione inclusiva?

Quesito n. 21

Che cosa si intende per metodologia per Episodi di Apprendimento Situato (EAS)?

Quesito n. 22

Definizione dei disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders – ASD) e possibili strategie didattiche

Quesito n. 23

Quali strategie e metodi didattici per l’autismo?

Quesito n. 24

Differenze tra disturbi del linguaggio e disturbi dell’apprendimento

Quesito n. 25

Il deficit cognitivo e le nevrosi infantili

Quesito n. 26

Quali sono le patologie di origine genetica e come trattarle nel processo di apprendimento?

Quesito n. 27

Cosa si intende per disturbi pervasivi dello sviluppo?

Quesito n. 28

In cosa consiste il disturbo da deficit di attenzione/iperattività e come deve essere gestito in sede didattico-educativa?

Quesito n. 29

In cosa consiste la progettazione didattica secondo l’Universal Design for Learning (UDL)?

Quesito n. 30

Dislessia e didattica con particolare riferimento alle strategie logico-visive per l’apprendimento

Quesito n. 31

Il candidato illustri quali sono i possibili strumenti per intercettare e intervenire sui bisogni educativi speciali dell’area disagio

Quesito n. 32

La dispersione scolastica è un fenomeno che scaturisce da una serie di fattori che hanno come conseguenza la mancata o incompleta o irregolare fruizione dei servizi dell’istruzione da parte di ragazzi e di giovani in età scolare. Quali sono le possibili azioni da intraprendere per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica da parte del docente?

PARTE QUINTA Empatia e intelligenza emotiva

Quesito n. 1

Empatia: definizione ed evoluzione del concetto

Quesito n. 2

La piramide dell’empatia di Karla McLaren

Quesito n. 3

Empatia, intelligenza emotiva e prassi educativa

Quesito n. 4

Strategie e attività per favorire l’empatia in una classe in cui sono presenti difficoltà di relazioni

Quesito n. 5

L’intelligenza emotiva e i modelli di apprendimento socio-emozionale hanno di recente sviluppato pratiche didattiche basate sulla gestione delle emozioni. Il candidato evidenzi il concetto di intelligenza emotiva e i suoi riscontri didattici

Quesito n. 6

La ruota delle emozioni di Robert Plutchik

Quesito n. 7

Le teorie sull’intelligenza emotiva

Quesito n. 8

La teoria del Role Taking di R. Selman

Quesito n. 9

Le teorie dell’intelligenza di Spearman e Thurstone e Caroll

Quesito n. 10

La teoria delle intelligenze multiple offre un modello interessante per comprendere le diverse modalità di apprendimento. Il candidato analizzi il modello delle intelligenze multiple nella sua rilevanza didattico-educativa

Quesito n. 11

La teoria delle tre intelligenze di Sternberg

Quesito n. 12

L’intelligenza emotiva e la sua applicazione per la didattica inclusiva

Quesito n. 13

Le neuroscienze hanno fornito un significativo contributo nell’ambito dello studio dell’apprendimento e in generale sulle funzioni cognitive volte all’apprendimento. Il candidato illustri i più significativi contributi scientifici in relazione alle dinamiche di apprendimento e al modello corporeo-emotivoempatico

Quesito n. 14

Gli adolescenti manifestano una forte necessità di sviluppare relazioni orizzontali, ovvero con il gruppo dei pari. Il candidato argomenti questa affermazione e analizzi il ruolo del gruppo dei pari in relazione alla costruzione dell’identità e dello sviluppo emotivo degli adolescenti e le sue ripercussioni in ambito educativo-didattico

Quesito n. 15

George Herbert Mead ha teorizzato che lo sviluppo del Sé è molto influenzato dalla relazione e dalla interazione con gli altri (Mente, Sé e Società, 1934). Il candidato commenti l’affermazione con particolare riferimento alla costruzione del Sé nella fase adolescenziale

Quesito n. 16

L’alfabetizzazione emozionale nella pratica educativa è in grado di arginare le tante manifestazioni del malessere giovanile e dell’insuccesso scolastico. Il candidato commenti e argomenti l’affermazione

Quesito n. 17

In cosa consiste la warm cognition?

Quesito n. 18

Nell’insegnamento-apprendimento ha una forte incidenza l’aspettativa che l’insegnante ha nei confronti dell’allievo. L’aspettativa positiva o negativa dà luogo al cosiddetto effetto Pigmalione. Il candidato commenti questa affermazione

con particolare attenzione agli stili d’insegnamento

Quesito n. 19

Il candidato illustri le caratteristiche dei processi di memorizzazione e le sue implicazioni nell’apprendimento

Quesito n. 20

In cosa consiste il clima d’aula? Come può favorire l’apprendimento?

PARTE SESTA Creatività e pensiero divergente

Quesito n. 1

Come può essere definita la creatività? Quali sono le principali teorie sul pensiero creativo?

Quesito n. 2

Quali sono i fattori che influenzano il pensiero creativo e divergente?

Quesito n. 3

Quali sono i test per misurare la creatività?

Quesito n. 4

Il pensiero divergente di Guilford

Quesito n. 5

Differenze tra pensiero divergente e convergente

Quesito n. 6

Il modello del processo creativo di Wallas, Osborne, Jaoui

Quesito n. 7

La teoria del pensiero laterale ha avuto un grande successo nella didattica moderna perché consente di sviluppare capacità significative di problem solving. Il candidato analizzi le caratteristiche del pensiero laterale e le sue applicazioni

nella didattica

Quesito n. 8

Il pensiero laterale di De Bono

Quesito n. 9

La teoria dell’autogoverno di Sternberg

Quesito n. 10

Il modello di Kolb e Fry e le strategie per pensiero divergente

Quesito n. 11

Il pensiero è l’attività mentale che include il ragionamento, la valutazione e decisione, la soluzione dei problemi, la formazione dei concetti e la creatività. La psicologia del pensiero si è occupata di studiare e descrivere le forme e le modalità di pensiero e ragionamento. Il candidato illustri le caratteristiche del pensiero in relazione alla capacità decisionale tipica del problem solving

Quesito n. 12

Il problem solving non è solo una capacità ma una forma di apprendimento. Il candidato argomenti questa affermazione

Quesito n. 13

Il brainstorming è una tecnica che fa parte delle metodologie cooperative e di comunicazione creativa. In che modo può essere efficacemente sperimentata in aula? Il candidato illustri le modalità di conduzione del brainstorming, gli scopi e i risultati attesi dall’applicazione del metodo in una classe

Quesito n. 14

L’approccio di Winnicott alla prospettiva psicoanalitica della creatività

Quesito n. 15

In cosa consiste il metodo P.A.P.S.A. di Hubert Jaoui?

Quesito n. 16

Educare alla creatività

Quesito n. 17

Creatività e metodologie didattiche

Quesito n. 18

L’approccio delle neuroscienze all’apprendimento e alla creatività

Quesito n. 19

Le neuroscienze e la pratica educativa della creatività

Quesito n. 20

Motivazione e creatività nel processo educativo
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