La crescente incidenza delle tecnologie digitali condiziona e determina il lavoro, configurando nuove identità professionali e sollecitando la revisione degli schemi tradizionali d’inquadramento giuridico. La produzione “intelligente” e la robotica aprono scenari innovativi per l’organizzazione delle imprese: emergono diverse modalità d’interazione con il lavoro umano e si sperimentano inedite articolazioni dei rapporti di lavoro; si diffondono nuove declinazioni del controllo aziendale sull’attività dei lavoratori; la gestione delle informazioni, dei dati personali e la creazione di Big Data relativi ai lavoratori assumono una centralità senza precedenti. Al contempo la sharing economy, la social organization, il crowdsourcing e il lavoro tramite piattaforma compongono un’innovativa offerta di beni e servizi online, delineando i contorni di un nuovo mercato: quello del lavoro digitale. Il presente volume avvia una riflessione sul fenomeno del lavoro sul web e tenta di fornire alcune risposte agli interrogativi suscitati dall’interferenza delle tecnologie digitali rispetto alle categorie giuridiche e più in generale gli istituti del lavoro. I contributi indagano l’adeguatezza delle regole d’uso delle tecnologie e la capacità ricettiva del diritto (e del suo linguaggio) di fronte alle forme d’occupazione che si sviluppano sulla rete, con l’obiettivo d’individuare le tutele individuali e collettive fruibili dal lavoratore utente del web.