Questo testo è un manuale al contrario in quanto non istruisce qualcuno a far qualcosa (nello specifico, un Documento di Valutazione del Rischio) ma, piuttosto, vuole costituire un’ampia “raccolta” di errori, omissioni, carenze e criticità, analizzate e commentate dall’Autore, che molto spesso si riscontrano all’interno di questo fondamentale documento prevenzionistico, così che possa costituire una traccia utile all’estensore del DVR, per non incorrere negli stessi sbagli. Elaborare e gestire nel tempo un DVR “perfetto” non è semplice in quanto la possibilità di commettere un errore di valutazione è molto elevata. L’opera quindi offre al lettore (datore di lavoro, consulenti, tecnici, specialisti, professionisti) uno strumento pratico, operativo e caratterizzato da una grande concretezza che consente la redazione e l’aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio in qualsiasi tipo di attività produttiva ed economica in modo completo, professionale, non burocratico, realmente utile per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e “a prova di errore”.
ARGOMENTI - Il TUSL e il DVR - Mitigazione del rischio - Come evitare il “rischio” della sottovalutazione del rischio - Errori e criticità nei rischi professionali - Quadro sinottico del TUSL: Titoli, Capi, Allegati per la VdR
Premessa 1. La storia del DVR in poche righe 1.1 La posizione del DdL e la delega di funzioni 1.2 L’effettività delle funzioni 2. La base di partenza per la valutazione del rischio 2.1 Premessa 2.2 I principi generali di VdR: infortunio, malattia, danno e probabilità 2.3 Le difficoltà sulla mitigazione del rischio 2.4 Il near-miss: casualità o allarme? 2.5 La sotto-valutazione della “Matrice di Rischio” 3. Il Testo Unico e il DVR 3.1 Il Documento di Valutazione del Rischio, secondo la norma 3.1.1 L’articolo 17, “l’obbligo indelegabile” 3.1.2 L’articolo 28, i contenuti del DVR 3.1.3 L’articolo 29, ulteriori indicazioni sulla VdR e sul DVR 4. Errori e criticità nei rischi professionali 4.1 La classificazione dei rischi 4.1.1 Premessa generale 4.2 I rischi per la sicurezza – Rischi da carenze strutturali dell’ambiente di lavoro – Rischi da carenza di sicurezza su macchine, apparecchiature e sistemi – Rischi da carenza di sicurezza elettrica – Rischi da incendio/esplosione 4.3 I rischi per la salute – Rischi da agenti chimici – Rischi da agenti cancerogeni e mutageni – Rischi connessi all’esposizione all’amianto 4.4 I rischi da agenti fisici – Rischi da esposizione al rumore – Rischi da esposizione a vibrazioni – Rischi da esposizione a campi elettromagnetici – Rischi da esposizione a radiazioni ottiche artificiali – Rischi da esposizione a radiazioni ottiche naturali – Rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti – Rischi da microclima – Rischi da esposizione ad agenti biologici 4.5 I rischi trasversali e organizzativi – Rischi da movimentazione manuale dei carichi – Rischi da stress lavoro-correlato – Rischi da illuminazione – Rischi da ondate di calore – Rischi connessi all’uso dei videoterminali – Rischi derivanti da ambienti confinati – Rischi derivanti da esposizione al radon – Rischi derivanti da cadute dall’alto – Altri rischi trasversali e condizioni di lavoro difficili 5. Modalità di “gestione” della valutazione 5.1 I modelli gestionali di valutazione del rischio 5.1.1 Risk assessment, dalla UNI ISO 31000 sino alla UNI 45001 5.2 Il MOG e il d.lgs. n. 231/2001 5.3 Il DVR “standardizzato” 5.4 Gli aspetti sanzionatori legati al DVR 5.4.1 Il provvedimento di sospensione dell’attività 5.4.2 Le violazioni del Testo Unico Conclusioni Appendice – Sinottico del Testo Unico: Titoli, Capi, Allegati per la VdR Bibliografia