Oggi il mondo della moda, del design e dell'entertainment è intriso di nostalgia e di passato.
Il mito del vintage ha portato da una parte alla fedele emulazione dell'originale, privando l'oggetto di tutto il suo potenziale appeal contemporaneo, e dall'altra ha esaltato l'oggetto autentico, testimone di un'epoca, come il vero e unico tesoro che permette la fuga dall'omologazione.
E non solo. L'anima slow del vintage e il concetto di economia circolare costituiscono valori sempre più importanti nella nostra società, portando alla nascita di diverse pratiche di riuso, commercializzazione del second hand, recycling e upcycling, in totale armonia con le esigenze di sostenibilità economica e ambientale.
Questo libro si propone di illustrare le tendenze più significative delle decadi del secolo scorso nelle differenti merceologie coinvolte così da fornire gli strumenti a tutti gli attori coinvolti (donatori, acquirenti, giovani professionisti della moda) per poter valutare e trattare con competenza i prodotti vintage.
Grazie al progetto Humana Vintage, il libro si propone poi di mostrare un esempio di grande valore sia delle donazioni sia della commercializzazione di capi usati e vintage a prezzi accessibili, al fine di estendere il concetto di sostenibilità a progetti di cooperazione internazionale.