La comunicazione è connaturata all’essere umano. Non si può non comunicare, recita il primo famosissimo assioma di Watzlawick. Siamo composti di comunicazione. Mente e cervello si formano e si caratterizzano in base alle esperienze, vale a dire alle relazioni che viviamo, ai contenuti e alle modalità comunicative che sviluppiamo. Spesso comunichiamo senza sapere effettivamente che cosa stiamo comunicando e come. Ma ciò che esprimiamo negli atteggiamenti, nei comportamenti, nelle parole e nei loro silenzi è il prodotto delle nostre idee, di ciò che pensia- mo di noi stessi, degli altri, dell’ambiente nel quale siamo inseriti e col quale interagiamo.
Quale idea abbiamo della vecchiaia, della disabilità, della demenza? Ciò che realmente, profondamente pensiamo dell’età senile – e non solamente ciò che ammettiamo di pensare – influenza l’interazione con gli anziani, sani e malati, autosufficienti o disabili. Si può imparare a comunicare in un modo più appropriato con le persone anziane in difficoltà. È possibile riconoscere il proprio modo di comunicare, anche quello non verbale, e predisporsi, se necessario, a modificarlo. Si possono apprendere il più correttamente possibile modalità relazionali e comunicative con le persone anziane che presentano problemi mentali e comportamentali, fronteggiare e proporsi in termini più consoni con chi esprime una sofferenza psichica. Una particolare attenzione viene posta sulla comunicazione non verbale, quale registro determinante per comprendere sempre più approfonditamente le espressioni del disagio e cogliere le modalità individuali di tali manifestazioni. Anche i silenzi devono essere ‘ascoltati’ e compresi.
1. La condizione degli anziani oggi
2. Aspetti generali della comunicazione
3. Alla voce comunicazione
4. Qualità e caratteristiche della relazione
5. La comunicazione: oltre il verbale
6. La demenza: quale difficoltà di comunicazione, linguaggio e senso?
7. La relazione con l'ambiente di vita: il metodo Montessori per l'orientamento e per l'integrazione degli anziani con e senza demenza
8. La comunicazione nell'équipe curante
9. La comunicazione impegnativa