Con l’approvazione del D.Lgs. n. 1/2024, “Decreto adempimenti”, è entrata nel vivo anchela parte della riforma fiscale dedicata alla semplificazione, all’armonizzazione oltre che alla razionalizzazione degli adempimenti propri dei contribuenti e conseguentemente dei loro consulenti.
Una delle misure più importanti è rappresentata dall’anticipazione del termine per l’invio delle dichiarazioni dei redditi che passa dal mese di novembre o undicesimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta per i soggetti IRES con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare al 30 di settembre o nono mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta.
In realtà il termine per l’invio delle dichiarazioni dei redditi previsto a regime al 30 di settembre (nono mese successivo) è stato differito, dal decreto legislativo sull’accertamento e il concordato preventivo biennale, per il solo 2024, al 15 di ottobre o 15 del decimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta.
Il “Decreto adempimenti” apporta inoltre una serie di modifiche che spaziano dalla dichiarazione precompilata alla semplificazione dei modelli, all’ampliamento degli utilizzatori del 730, ad interventi mirati per gli indici sintetici di affidabilità fiscale, all’eliminazione delle CU per i forfettari, alla rivisitazione delle scadenze per i versamenti rateali, alla sospensione delle comunicazioni e inviti nel periodo agostano o dicembrino, alla salvaguardia dei crediti d’imposta non indicati nei dichiarativi e molto altro ancora.
L’ampio disegno delineato dal decreto avrà pertanto notevoli impatti sugli operatori con un cambio di passo di cui tutti dovremmo beneficiare.