Lo studio si articola in sette capitoli. Nel primo, ci si sofferma sul rapporto tra ricorsi amministrativi e autonomia dell’amministrazione europea; vengono altresì individuati i diversi modelli di rimedio e le tipologie di attività amministrativa cui essi sono ascrivibili.
Nei successivi tre capitoli si analizzano la revisione interna (infra, cap. II), il ricorso alla Commissione contro gli atti di agenzie decentrate ed esecutive (infra, cap. III) e le funzioni delle commissioni di ricorso incardinate presso alcune agenzie decentrate (infra, cap. IV).
Si rivolge poi l’attenzione alle attività del Mediatore europeo in relazione alle denunce presentate da singoli individui (infra, cap. V) e alle dispute di carattere individuale risolte dal Garante per la protezione dei dati per quanto riguarda trattamento d’informazioni da parte d’istituzioni e organismi europei. Questo ufficio in tempi recenti ha conosciuto una notevole estensione delle sue competenze che ora riguardano anche Europol e che presto verosimilmente si estenderanno anche a Eurojust (infra, cap. VI).
Nel settimo capitolo si traggono le fila della ricerca, esaminando taluni aspetti critici emersi nel corso della trattazione, nonché le tensioni trasformative che interessano i singoli rimedi e la loro possibile evoluzione. Il tutto consente di trarre alcune conclusioni più generali circa il sistema europeo di giustizia amministrativa e la necessità della costituzionalizzazione di questo segmento dell’ordinamento dell’Unione.