Lo studio si propone di promuovere la lettura delle pronunce del giudice sovranazionale e dimostrare come al dialogo fra le Istituzioni elettive dell’Unione Europea e degli Stati membri si intrecci anche un “dialogo fra Corti di giustizia”. Attraverso la lettura di recenti sentenze valorizza la centralità nel diritto della giurisprudenza europea, misurandone l’incidenza nell’ordinamento interno nei variegati ambiti di tutela della Cedu e delle fonti di diritto comunitario: le misure di prevenzione personale; la confisca; l’ambiente; la libertà di espressione, in particolare sulla stampa e sui social network; il diritto all’oblio su internet; l’ergastolo ostativo; le perquisizioni a carico degli avvocati; la redazione del ricorso per cassazione; il principio del ne bis in idem; la conservazione generalizzata dei dati relativi al traffico telefonico (data retention). Con lo stesso nome dell’opera l’autore ha da tempo costituito sul canale facebook un “gruppo” di lavoro, aperto al contributo attivo di idee anche da parte del Lettore ed in grado di imprimere un’accelerazione verso un modello sempre più efficace di relazioni non solo politiche ma anche giuridiche fra i cittadini e l’UE.