La crisi economico-finanziaria iniziata negli Stati Uniti nel 2007 ha rapidamente contagiato banche e Stati membri dell’Unione europea. Per farvi fronte, le Istituzioni sovranazionali hanno inseguito l’emergenza, adottando tre macro misure, tutte volte a garantire la stabilità finanziaria, il super valore che si affianca al dogma del libero mercato, cui si devono ispirare le politiche nazionali ed europee: il principio del pareggio di bilancio, la sottoscrizione del trattato MES e l’istituzione dell’Unione bancaria europea. In tale contesto, normativo e giurisprudenziale, questo saggio dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato alla politica dell’austerità, esamina l’istituzione dell’Unione bancaria europea, approfondendo, in particolare, la risoluzione bancaria e l’istituto del bail in, analizzandone i profili di dubbia costituzionalità, relativi al principio di uguaglianza, al diritto di proprietà, alla tutela del risparmio e alla tutela giurisdizionale. Ciò che assume maggiore rilievo, naturalmente, è la violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione, che esigerebbero di azionare la teoria dei controlimiti, a garanzia dei grandi principi di civiltà giuridica di ogni sistema democratico del nostro tempo.