Il volume è un ottimo strumento di preparazione alla prova scritta prevista dal Concorso straordinario per docenti (posti comuni e di sostegno) della scuola secondaria di primo e secondo grado.
La prova scritta per il ruolo prevista dal bando di concorso consiste in:
› cinque quesiti a risposta aperta, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche in relazione alle discipline oggetto di insegnamento;
› un quesito, composto da un testo in lingua inglese seguito da cinque domande di comprensione a risposta aperta volte a verificare la capacità di comprensione del testo al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
Il testo è suddiviso in 2 parti.
La prima parte contiene una rassegna di quesiti svolti a risposta aperta sulle competenze e metodologie didattiche, in particolare su:
› principali tecnologie didattiche per l’educazione inclusiva, l’individualizzazione e la personalizzazione dell’insegnamento-apprendimento;
› principi e principali modelli della progettazione didattico-educativa;
› principali metodi di insegnamento-apprendimento della scuola secondaria con particolare riferimento ai metodi attivi, cooperativi, laboratoriali anche attraverso l’impiego delle TIC;
› progettazione e sviluppo di attività di insegnamento finalizzate alla costruzione dei curricoli e delle programmazioni, disciplinari e interdisciplinari;
› modalità di valutazione e di autovalutazione del processo di insegnamento e dei risultati di apprendimento;
› la valutazione dei risultati scolastici previsti dagli ordinamenti didattici vigenti e i quadri di riferimento per gli esami di Stato.
La seconda parte contiene una selezione di brani in lingua inglese, ognuno seguito da 5 esempi di quesiti da risolvere, con indicazioni e suggerimenti per aiutare il candidato ad affrontare la lettura e la comprensione del brano e ad elaborare le risposte delle domande collegate.
LIBRO I METODOLOGIE E TECNOLOGIE DIDATTICHE GENERALI E SPECIFICHE
PARTE I Le principali tecnologie didattiche per l’educazione inclusiva, l’individualizzazione e la personalizzazione dell’insegnamento-apprendimento
Quesito n. 1 – Il candidato illustri i principi dell’inclusione che caratterizzano la scuola italiana con particolare riferimento alle norme costituzionali e alle pratiche didattiche ed educative individualizzate e personalizzate
Quesito n. 2 – L’individualizzazione e la personalizzazione dell’insegnamento-apprendimento sono indicate come strategie didattiche fondamentali ai fini dell’inclusione. Il candidato fornisca una panoramica delle risorse didattiche per la realizzazione di questi principi
Quesito n. 3 – Nell’insegnamento-apprendimento ha una forte incidenza l’aspettativa che l’insegnante ha nei confronti dell’allievo. L’aspettativa positiva o negativa dà luogo al cosiddetto effetto Pigmalione. Il candidato commenti questa affermazione con particolare attenzione agli stili d’insegnamento
Quesito n. 4 – L’art. 1, comma 7, lettera d), della legge n. 107/2015 individua come prioritarie le iniziative di potenziamento dell’offerta formativa e delle attività progettuali che sviluppano le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri. L’educazione interculturale costituisce quindi una leva inclusiva da realizzare. Il candidato definisca il concetto di interculturalità e le sue possibili applicazioni didattiche
Quesito n. 5 – Con riferimento alle “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” pubblicato con C.M. n. 4233 del 19 febbraio 2014 il candidato metta in evidenza quali sono i criteri e i principi da osservare per la corretta accoglienza e per una didattica inclusiva efficace
Quesito n. 6 – Sempre più frequentemente sono introdotti in aula materiali digitali che consistono in fotografie e riprese video per documentare l’attività svolta in aula e la realizzazione di progetti didattici. Fotografie e video che riprendono gli studenti possono porre un problema di privacy. Il candidato descriva le cautele che devono essere prese al fine di garantire la privacy degli studenti
Quesito n. 7 – La pedagogia moderna sottolinea frequentemente l’importanza dell’insegnamento-apprendimento individualizzato, ritenendolo un approccio strategico fondamentale per il successo formativo e scolastico. Il mastery learning è tra le strategie didattiche individualizzate e personalizzate più note. Il candidato esamini le principali caratteristiche del mastery learning
Quesito n. 8 – La normativa sulla didattica inclusiva sollecita la scuola ad utilizzare tutti gli strumenti disponibili per facilitare la partecipazione degli studenti alla vita scolastica. L’utilizzo delle TIC rientra fra le strategie didattiche inclusive e può avere un ruolo ancora più incisivo nel caso di studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Che tipo di didattica inclusiva per gli studenti con BES e con DSA è possibile progettare con l’ausilio delle TIC? Quali sono gli strumenti digitali compensativi che è possibile utilizzare?
Quesito n. 9 – L’organizzazione dell’ambiente di apprendimento deve prestare attenzione alla rimozione delle barriere alla partecipazione, incrementando soprattutto gli elementi di facilitazione. Il candidato descriva le possibili opzioni per creare un ambiente tecnologico inclusivo, con particolare riferimento a una progettazione dell’ambiente didattico che tenga conto delle diverse abilità
Quesito n. 10 – Secondo l’art. 2, comma 3 del decreto legge 8 aprile 2020, n. 22 “In corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione”. Con l’entrata in vigore del decreto legge n. 22/2020 è stato introdotto l’obbligo per i docenti di svolgere attività di didattica a distanza per i loro alunni sollecitando l’uso estensivo della tecnologia disponibile. Quali sono gli aspetti pedagogici, le metodologie, le strategie inclusive che possono valorizzare l’attività didattica in questi particolari ambienti di apprendimento?
Quesito n. 11 – L’avvento delle TIC ha influenzato e modificato gli stili di apprendimento dei nostri studenti. Il candidato argomenti il proprio punto di vista sull’argomento con particolare attenzione alle strategie e metodologie da utilizzare per il successo formativo dei propri studenti
Quesito n. 12 – Le TIC sono delle importanti risorse didattiche. Il candidato argomenti il proprio punto di vista sul tema con particolare attenzione a strategie, metodologie e strumenti da utilizzare per il successo formativo dei propri studenti
Quesito n. 13 – La legge 8 ottobre 2010, n. 170 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale d’istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo. Il candidato metta in evidenza le caratteristiche dei disturbi specifici di apprendimento e le strategie didattiche da utilizzare
Quesito n. 14 – La didattica per gli alunni con DSA presenta precise caratteristiche. Il candidato illustri la specificità della progettazione didattica, le strategie e gli strumenti che ritiene necessari anche in base ai dispositivi normativi
Quesito n. 15 – Il dibattito europeo degli ultimi anni relativamente all’educazione degli alunni con bisogni educativi speciali (BES) ha prodotto un cambiamento di approccio rispetto al recente passato. Questo cambiamento di approccio trova la sua concretizzazione nel passaggio da un modello educativo improntato sull’integrazione ad un modello educativo improntato sull’inclusione (Inclusive Education). Il candidato illustri la differenza tra le politiche scolastiche di integrazione e inclusione e indichi le strategie, le metodologie che applicherebbe nel caso di studenti con BES
Quesito n. 16 – La legge n. 107/2015, art. 1, comma 7, lettera l) prevede attività di potenziamento per la “prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014”. Il candidato illustri le azioni di sistema da adottare per contrastare il fenomeno del bullismo, anche di carattere informatico (il cosiddetto “cyberbullismo”), nonché la più ampia azione di inclusione scolastica
PARTE II I principi e i principali modelli della progettazione didattico-educativa
Quesito n. 1 – Il pedagogista William Heard Kilpatrick, collaboratore di J. Dewey, riprendendo e sviluppando in modo originale il pensiero del suo maestro giunse ad elaborare il metodo dei progetti. In cosa consiste la progettazione didattica per progetti nell’ambito del modello pedagogico dell’attivismo deweyano?
Quesito n. 2 – Quale significato ha assunto in ambito didattico il termine scaffolding, utilizzato per la prima volta da J. Bruner?
Quesito n. 3 – La mappa concettuale è uno strumento didattico capace di cogliere le relazioni e i nessi logici tra i concetti per favorire la loro comprensione e la successiva memorizzazione. Il candidato commenti quest’affermazione in relazione con le teorie costruttivistiche di D. Ausubel e J. Novak
Quesito n. 4 – Per comprendere le tecniche e le metodologie della didattica moderna è opportuno soffermarsi sulle teorie e sui modelli pedagogici che stanno alla base. La teoria delle intelligenze multiple offre un modello interessante per comprendere le diverse modalità di apprendimento che hanno consentito lo sviluppo dell’individualizzazione e personalizzazione della didattica. Il candidato analizzi il modello delle intelligenze multiple nella sua rilevanza didattico-educativa
Quesito n. 5 – Le teorie psicologiche del Novecento hanno influenzato i modelli pedagogici ed educativo-didattico attuali. Il candidato metta in evidenza i contributi delle principali teorie psicologiche nella creazione di modelli per la progettazione didattico-educativa
Quesito n. 6 – La definizione degli obiettivi di apprendimento implica la scelta di una tassonomia. D.R. Krathwohl afferma che “La tassonomia degli obiettivi dell’educazione è fondamentalmente uno schema di classificazione proprio come la tassonomia biologica è uno schema di classificazione degli animali in classe, ordine, famiglia, genere e specie”. Il candidato commenti questa affermazione soffermandosi sul ruolo della tassonomia nella programmazione didattica
Quesito n. 7 – La psicologia e la pedagogia si sono interessate spesso ai processi di apprendimento, producendo numerose e differenti teorie interpretative dell’apprendimento. Queste teorie sono tradizionalmente classificate in relazione alle grandi scuole della psicologia del Novecento. Il candidato esamini l’approccio comportamentista all’apprendimento e i suoi principali modelli
Quesito n. 8 – John Dewey è stato un filosofo e pedagogista che fondò nel 1896 la scuola-laboratorio di Chicago: uno dei primi e più riusciti esempi di scuola nuova, cioè di applicazione del metodo pedagogico attivo secondo criteri teorizzati dallo stesso Dewey. Il candidato illustri il contributo pedagogico dell’attivismo deweyano
Quesito n. 9 – Edouard Claparède sostiene che l’educazione deve essere funzionale, ovvero partire dai bisogni del bambino e dai suoi interessi spontanei. Egli sostenne che gli insegnanti dovevano comprendere le attitudini dei loro allievi, in modo da soddisfare i loro interessi profondi verso ciò che desiderano imparare o mettere in pratica. Il candidato esamini il modello di educazione funzionale e la sua influenza nella progettazione didattica
Quesito n. 10 – Secondo Jean Piaget, fondatore della pedagogia moderna, l’intelligenza è una funzione cognitiva che permette l’adattamento all’ambiente e garantisce l’equilibrio tra le diverse strutture cognitive. Questo processo consente di migliorare le conoscenze e di apprendere nuove strutture cognitive sempre più dettagliate della realtà. Il candidato descriva quali sono stati i maggiori contributi scientifici di Piaget che hanno influenzato la pedagogia moderna e le teorie dell’apprendimento
Quesito n. 11 – L’idea centrale della teoria di L.S. Vygotskij è che lo sviluppo della psiche è guidato e influenzato dal contesto sociale, quindi dalla cultura del particolare luogo e momento storico in cui l’individuo si trova a vivere e che provoca quindi delle stimolazioni nel bambino, e si sviluppa tramite “strumenti” come il linguaggio che l’ambiente mette a disposizione. Le teorie sviluppate da L.S. Vygotskij hanno fornito un modello di riferimento sul piano pedagogico e didattico. Il candidato metta in evidenza le particolari caratteristiche del pensiero di Vygotskij
Quesito n. 12 – La corrente cognitivista propone un nuovo approccio per spiegare l’apprendimento, quello dell’elaborazione delle informazioni in contrapposizione al comportamentismo. Nei modelli cognitivisti dell’apprendimento, la ricerca non è più verso il comportamento manifesto, studiato dai comportamentisti, ma è indirizzata all’attività dell’organismo regolata dal funzionamento dei processi mentali. Il candidato illustri le caratteristiche del modello cognitivista
Quesito n. 13 – Il costruttivismo è una scuola di pensiero di matrice psicologica, migrata successivamente anche nel campo dell’educazione, che si fonda sul concetto secondo cui ogni individuo costruisce la conoscenza del mondo che lo circonda tramite la riflessione sulle proprie esperienze. Il candidato illustri gli apporti del costruttivismo nella didattica
Quesito n. 14 – La teoria di J. Bruner fornisce un modello di riferimento importante sulla teoria dell’istruzione e ha influenzato i programmi e i curricoli scolastici, nonché i metodi di studio. Il candidato esamini le principali caratteristiche della teoria dell’istruzione di Bruner
Quesito n. 15 – David Paul Ausubel, psicologo dell’età evolutiva, ha svolto numerose ricerche per capire come gli studenti apprendono, al fine di supportare l’azione didattica degli insegnanti. Le sue teorie sull’insegnante come organizzatore propedeutico sono state un riferimento metodologico significativo. Il candidato illustri il pensiero di D. Ausubel e il suo possibile approccio per un intervento didattico
Quesito n. 16 – La teoria del pensiero laterale ha avuto un grande successo nella didattica moderna perché consente di sviluppare capacità significative di problem solving. Il candidato analizzi le caratteristiche del pensiero laterale e le sue applicazioni nella didattica, con riferimento agli studenti con disturbi specifici di apprendimento
PARTE III I principali metodi di insegnamento-apprendimento della scuola secondaria con particolare riferimento ai metodi attivi, cooperativi, laboratoriali anche attraverso l’impiego delle TIC
Quesito n. 1 – La “flipped classroom” ovvero “classe capovolta” rappresenta un metodo didattico innovativo capace di trasformare il modo di fare lezione e promuovere un uso estensivo delle nuove tecnologie. Secondo questo metodo la lezione diventa compito a casa, mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. Il candidato commenti questa affermazione soffermandosi sugli elementi caratterizzanti questa metodologia didattica
Quesito n. 2 – In Italia, il debate si sta affermando sempre di più come metodologia didattica capace di stimolare i ragazzi nello sviluppo di importanti soft skill: lavoro in team, ragionamento, capacità di parlare in pubblico e saper argomentare. La metodologia debate ha una struttura e delle regole precise. Il candidato metta in evidenza le caratteristiche del metodo
Quesito n. 3 – Nell’ambito della costruzione dell’ambiente di apprendimento la metodologia del circle time riveste una particolare importanza specialmente nelle classi del primo ciclo d’istruzione. Il candidato illustri le caratteristiche di questa metodologia e le situazioni di apprendimento che la rendono congeniale
Quesito n. 4 – Il role play o gioco di ruolo è una tecnica frequentemente utilizzata per l’analisi e lo sviluppo di soft skills/competenze trasversali, ad esempio relazionali, problem solving, capacità di lavorare in gruppo, capacità di lavorare in autonomia, mediazione, negoziazione, spirito di iniziativa, gestione del tempo, capacità di organizzazione, leadership, flessibilità, capacità di pianificazione e strategia. Il candidato metta in evidenza le caratteristiche di questa tecnica e i campi di applicabilità educativo-didattica
Quesito n. 5 – Metodi e tecniche attive d’insegnamento. Quali sono le principali classificazioni delle tecniche attive? Il candidato illustri con esempi specifici le principali tecniche e il loro uso specifico
Quesito n. 6 – La peer education e peer tutoring è una strategia didattica per accrescere l’efficacia complessiva dell’insegnamento. Il candidato illustri le modalità di attuazione e gli scopi di queste metodologie
Quesito n. 7 – Le esercitazioni, individuali o di gruppo, rappresentano una metodologia rilevante ai fini dell’apprendimento. Il candidato illustri le finalità didattiche e le modalità di gestione efficace delle esercitazioni
Quesito n. 8 – Il cooperative learning è un metodo di insegnamento-apprendimento dotato di particolari principi e specifiche applicazioni che privilegia I’interazione tra gli allievi sviluppando attorno a tale relazione l’intero processo di acquisizione della conoscenza. Il candidato illustri le caratteristiche del metodo cooperativo e l’applicazione nel contesto classe
Quesito n. 9 – Il brainstorming è una tecnica che fa parte delle metodologie cooperative e di comunicazione creativa. In che modo può essere efficacemente sperimentata in aula? Il candidato illustri le modalità di conduzione del brainstorming, gli scopi e i risultati attesi dall’applicazione del metodo in una classe
Quesito n. 10 – Tra i metodi didattici di apprendimento attivo vi sono il metodo investigativo costituito dalla ricerca sperimentale e il metodo euristico-partecipativo rappresentato dalla ricerca azione. Il candidato illustri le caratteristiche di questi metodi
Quesito n. 11 – L’attuale didattica è influenzata da una serie di contributi scientifici sviluppati nell’ambito delle teorie psicologiche, pedagogiche e sociologiche, nonché dagli studi promossi dalle scienze dell’educazione e dalle direttive delle istituzioni europee. Il candidato descriva il significato di questi contributi e le caratteristiche dell’attuale didattica, con particolare riferimento alla didattica per competenze
Quesito n. 12 – La didattica laboratoriale è una metodologia che consente allo studente di lavorare sui problemi, di porre attenzione sui processi di apprendimento, di sviluppare attitudine all’operatività ed alla progettualità. Il candidato illustri le caratteristiche della didattica laboratoriale con riferimento alle disposizioni del D.P.R. n. 88/2010
Quesito n. 13 – L’intelligenza emotiva e i modelli di apprendimento socio-emozionale hanno di recente sviluppato pratiche didattiche basate sulla gestione delle emozioni. Il candidato evidenzi il concetto di intelligenza emotiva e i suoi riscontri didattici
Quesito n. 14 – Sempre più frequentemente nella scuola si fa ricorso nella didattica a strumenti narrativi ed autobiografici e allo storytelling, ovvero all’uso di pratiche che consentono una maggiore conoscenza dei fabbisogni formativi e delle caratteristiche dell’apprendimento individuale. Tra le varie tecniche la narrazione è uno degli strumenti più diffusi. Il candidato si soffermi sulle caratteristiche della didattica narrativa
Quesito n. 15 – L’avvento delle TIC ha progressivamente integrato metodologicamente la lezione frontale. L’ambiente integrato di apprendimento, la didattica integrata e il modeling esprimono queste nuove modalità didattiche influenzate dalle TIC. Il candidato illustri questi nuovi approcci
Quesito n. 16 – La LIM e il webquest. Il candidato evidenzi l’uso della LIM e le caratteristiche e le modalità d’uso della metodologia webquest
PARTE IV Progettazione e sviluppo di attività di insegnamento finalizzate alla costruzione dei curricoli e delle programmazioni, disciplinari e interdisciplinari, a partire dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida
Quesito n. 1 – L’introduzione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche attraverso il D.P.R. n. 275/1999 ha determinato la progettazione curriculare all’interno delle istituzioni scolastiche. Il candidato si soffermi sulla progettazione curricolare e sugli aspetti didattici nella determinazione dell’offerta formativa nell’ambito della quota di autonomia scolastica prevista dalla normativa vigente
Quesito n. 2 – Il candidato delinei i tratti fondamentali dell’ordinamento degli studi del primo ciclo in Italia, ponendo in risalto le caratteristiche della progettualità didattica di questo ordinamento
Quesito n. 3 – Il candidato si soffermi sui tratti fondamentali dell’ordinamento degli studi del secondo ciclo in Italia ponendo in luce le caratteristiche della didattica
Quesito n. 4 – Il candidato illustri le caratteristiche dell’istruzione per gli adulti e dell’offerta formativa dei Centri Provinciale d’Istruzione per Adulti (CPIA)
Quesito n. 5 – La progettazione e la programmazione didattica devono tener conto di molte variabili tra cui i bisogni formativi degli studenti e del territorio. Il candidato commenti l’affermazione e si soffermi sulle fonti della programmazione didattica e sulle sue modalità di svolgimento
Quesito n. 6 – ll candidato indichi quali sono i documenti di programmazione strategica e autovalutazione della scuola in base al D.P.R. n. 80/2013 e quali competenze ne garantiscono l’efficacia
Quesito n. 7 – Nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione si evidenzia che: “L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica”. Quali sono gli elementi che caratterizzano un buon ambiente di apprendimento in una scuola sempre più tecnologica e digitale? Quali sono le competenze digitali che il docente deve possedere?
Quesito n. 8 – Il candidato indichi i criteri e le modalità della programmazione didattica con particolare riferimento alle caratteristiche della modularità e multidisciplinarità
Quesito n. 9 – Il candidato illustri le fasi della programmazione didattica con riferimento all’organizzazione dell’unità didattica
Quesito n. 10 – Il candidato illustri le caratteristiche dell’unità didattica e l’organizzazione di una lezione Quesito n. 11 – Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012 rappresentano la base per la definizione del curricolo d’istituto. Il candidato descriva i tratti salienti delle Indicazioni nazionali e la loro influenza nella progettazione didattica
Quesito n. 12 – Il candidato illustri le peculiarità dei licei in base al D.P.R. n. 89 del 15 marzo 2010, che ne disciplina l’organizzazione, e alle Indicazioni nazionali per i licei riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento
Quesito n. 13 – Il candidato illustri le peculiarità degli istituti tecnici in base al D.P.R. n. 88 del 20 marzo 2010 che ne disciplina l’organizzazione e alle relative Linee guida. Il candidato illustri la sua personale riflessione sulla presente offerta formativa degli istituti tecnici
Quesito n. 14 – Il candidato illustri le peculiarità degli istituti professionali in base al D.Lgs. n. 61/2017 che ne disciplina l’organizzazione e alle relative Linee guida
Quesito n. 15 – Le “Indicazioni nazionali e nuovi scenari” pubblicato con nota n. 3645 nel 2018 integra e aggiorna le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012. Il candidato esprima la propria riflessione su questo significativo documento
Quesito n. 16 – Nei traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali del curricolo vi è una particolare attenzione alla programmazione di attività didattiche che favoriscano lo sviluppo del pensiero computazionale con particolare riferimento all’ambito della tecnologia. Tuttavia sia la legge n. 107/2015 che il decreto legislativo n. 62/2017, le Raccomandazioni europee (2006 e 2018) e le Indicazioni nazionali e nuovi scenari del 2018 ampliano la sfera di applicazione del pensiero computazionale sollecitando una più ampia diffusione. Il candidato illustri le caratteristiche del pensiero computazionale e la sua pratica didattica
PARTE V Le modalità di valutazione e di autovalutazione del processo di insegnamento e dei risultati di apprendimento, la valutazione dei risultati scolastici previsti dagli ordinamenti didattici vigenti e i quadri di riferimento per gli esami di Stato
Quesito n. 1 – I sistemi di qualità sono basati su un processo di valutazione periodica dei vari ambiti di una organizzazione (struttura, attività, risorse umane). La valutazione della scuola rappresenta uno dei nodi cruciali del sistema scolastico italiano, sul quale si giocano la qualità e la credibilità delle scuole sia a livello locale che europeo. Il candidato illustri le caratteristiche e le connotazioni del sistema di qualità scolastico, con particolare riferimento alle previsioni legislative del D.P.R. n. 80/2013 che ha introdotto il sistema nazionale di valutazione (SNV)
Quesito n. 2 – Il candidato descriva quali sono i soggetti che operano nel sistema di valutazione scolastico con particolare riferimento al ruolo dell’INVALSI
Quesito n. 3 – L’instaurarsi di una relazione sempre più stretta fra didattica e valutazione, intervenuta in questi ultimi anni, richiede non solo ai docenti ma anche ai suoi destinatari finali, diretti ed indiretti, di partecipare al processo valutativo. In cosa consiste il processo di autovalutazione delle istituzioni scolastiche? Il candidato illustri le connotazioni di questa specifica fase di valutazione interna all’istituzione scolastica e quali sono le forme su cui si struttura
Quesito n. 4 – Il candidato illustri le modalità e le finalità della valutazione esterna detta anche valutazione esperta
Quesito n. 5 – Il candidato illustri le modalità di somministrazione delle prove INVALSI anche con riferimento alle disposizioni per studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento
Quesito n. 6 – Il candidato esponga le proprie riflessioni sulla valutazione degli apprendimenti nel primo ciclo di istruzione
Quesito n. 7 – Il candidato illustri le modalità di valutazione degli apprendimenti nel secondo ciclo di istruzione
Quesito n. 8 – Il candidato esponga la valutazione e l’attività di recupero previste per la scuola secondaria di secondo grado
Quesito n. 9 – Il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107” ha innovato le modalità dell’esame di Stato. Il candidato fornisca una sintetica panoramica delle principali innovazioni
Quesito n. 10 – In ragione delle modifiche intervenute con il D.Lgs. n. 62/2017 e il D.M. n. 714/2017 il candidato indichi le maggiori novità relative alla certificazione delle competenze del primo ciclo di studi
Quesito n. 11 – Il candidato esponga la disciplina che regola la valutazione e gli esami conclusivi del primo e secondo ciclo di studi relativamente agli studenti con cittadinanza non italiana
Quesito n. 12 – Il candidato esponga una personale riflessione sul concetto di verifica e valutazione
Quesito n. 13 – Il candidato, in base al D.Lgs. n. 62/2017 e ai quadri di riferimento specifici per l’esame di Stato, dia una sintetica panoramica delle prove d’esame relative al secondo ciclo d’istruzione
Quesito n. 14 – Il candidato descriva le modalità previste dal D.M. n. 769/2018 relative alla prima prova scritta dell’esame di Stato del secondo ciclo d’istruzione
Quesito n. 15 – Il candidato indichi le finalità educative della valutazione e gli ambiti della valutazione
Quesito n. 16 – Il candidato metta in evidenza il concetto di valutazione formativa e valutazione sommativa
LIBRO II SIMULAZIONE PROVA DI INGLESE
Introduzione – Imparare a leggere un testo: complessità e strategie
1. Private Learning ‘Pods’
2. Inclusion and equity in education
3. Disability and inclusion
4. Cooperative learning
5. Eating disorders in schools
6. What back to school might look like in the age of Covid-19
7. Why are school lunches still so unhealthy?
8. UK: rise in top grades as students celebrate A level results
9. STEM studies and the digital gender gap
10. Standardised pupil assessment
11. Teaching climate change
12. Digital education at school in Europe
13. School uniforms – Pros & cons
14. Integrating students from migrant backgrounds
15. Brexit is hitting foreign languages in schools
16. What does a portrait show?
17. The unintended consequences of UNESCO world heritage listing
18. What is art history and where is it going?
19. Teaching high school philosophy
20. School & college sports in America
21. How can mathematics be taught effectively?
22. Why online universities are here to stay
23. Going, going, gone: reflections following a CLIL debate
24. Topics for secondary students: biodiversity around us
25. The way we’re teaching world history is all wrong
26. The 19th amendment: an important milestone in an unfinished journey
27. Earth Overshoot Day is this week
28. Origins of the Erasmus Programme
29. Windrush Stories
30. Public transport in 2030