LA RESPONSABILITA' GENITORIALE

LA RESPONSABILITA' GENITORIALE

CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

UNIONI E FUSIONI DI COMUNI - Elementi teorici e prassi operative Volume 1

L’Unione di Comuni come progetto multidimensionale

Prezzo di listino 88,00 € Prezzo a te riservato 83,60 €

TipologiaLibri

Autore: Carlo Ricciardi Giuseppe , Venturi Alessandro

EditoreMAGGIOLI

CollanaPROGETTO ENTE LOCALE

Pagine912

Data pubblicazione20 ott 2020

Reparto: Diritto , Enti locali e PA , LIBRI

Argomento: Amministrativo

SKU/ISBN:  9788891645555

*** IN USCITA ***
La costituzione di un’Unione di Comuni presuppone la condivisione di un progetto ricco di implicazioni, impegni e potenzialità tra gli Enti che la costituiscono.
Con essa, infatti, si assiste all’istituzione di un Ente locale di secondo livello che si distingue per peculiarità – sia organizzative, sia gestionali – tali da diversificarlo dai singoli Comuni aderenti alla compagine associativa.
In concreto, la nascita dell’Unione di Comuni prelude alla progressiva specializzazione delle professionalità coinvolte e si fonda sull’aspirazione all’erogazione di un maggior numero di servizi, nonché al conseguimento di performance più elevate ed alla produzione di economie di scala connesse alle politiche di cooperazione interlocale.
Inoltre, essa sottende la partecipazione a un patto associativo e fiduciario nel quale si contemperano interessi di ordine politico, strategico, economico-finanziario, amministrativo-contabile, organizzativo ed interistituzionale.
Il presente volume consolida e raccoglie in un’unica sede l’esperienza sedimentatasi negli ultimi cinque anni in seno al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell’Università degli Studi di Pavia in ordine alle gestioni associate di funzioni e servizi comunali, con particolare riferimento a quelle svolte mediante la costituzione di Unioni.
Nel testo sono compendiate ricerche, relazioni e riflessioni di varia estrazione disciplinare, con il fine di rappresentare le multiformi dimensioni di operatività e di svolgimento concreto dei moduli funzionali dell’azione pubblica ascrivibili alle Unioni di Comuni.
La dimensione accademica degli approfondimenti si intreccia a quella più operativa, convergendo su una piattaforma di tematiche che variano dall’analisi giuridica di leggi, statuti e regolamenti a quella finanziaria relativa ai bilanci e agli incentivi all’associazionismo, da quella organizzativa a quella tecnica e statistico-territoriale, fino a ricomprendere il dettaglio di singoli servizi o funzioni.
Ne emerge, dunque, un quadro articolato e proteiforme: un progetto multidimensionale, tanto complesso quanto ambizioso ed affascinante.

PARTE I ASPETTI ISTITUZIONALI E TERRITORIALI DELLE UNIONI DI COMUNI. REALTÀ NAZIONALE E REGIONALE ED ESPERIENZE STRANIERE

Capitolo 1 Le Unioni di Comuni in Italia e in Lombardia

1.1. Le Unioni di Comuni nella cornice ordinamentale italiana

1.2. Le Unioni di Comuni in Italia: evoluzione e comparazione interregionale

1.3. I bilanci e il personale delle Unioni di Comuni in Italia

1.4. L’associazionismo unionistico in Lombardia

1.5. Considerazioni conclusive

1.6. Bibliografia

Capitolo 2 I finanziamenti regionali alle Unioni di Comuni

2.1. Le Unioni di Comuni in Italia

2.2. I contributi regionali alle Unioni delle Regioni che hanno ottenuto la regionalizzazione dei contributi statali

2.3. I contributi regionali all’associazionismo comunale in tre Regioni: Sardegna, Emilia-Romagna e Lombardia

2.4. Le disposizioni che regolano i trasferimenti alle Unioni nelle tre Regioni

2.4.1. Gli esiti contabili delle regole in vigore nelle tre Re­gioni

2.5. Sintesi delle normative in vigore nelle Regioni

2.5.1. Esiti finanziamenti a GA: raffronto della varianza dei contributi per abitante

Capitolo 3 Unioni di Comuni in Europa

3.1. Origine storica e sviluppo dell’ente intermedio

3.2. La dimensione dei Comuni nei Paesi europei

3.3. Francia: l’intercommunalité

3.3.1. Evoluzione normativa

3.3.2. Forme di intercomunalità

3.3.3. Processo di costituzione di un EPCI

3.3.4. La fiscalità propria

3.3.5. La realtà dell’intercomunalità francese

3.4. Spagna: la cooperación intermunicipal

3.4.1. Forme di intercomunalità

3.4.2. Altri strumenti

3.4.3. La realtà della cooperazione intermunicipale spagno­la

3.5. Germania: la Kommunale Zusammenarbeit

3.5.1. Il contesto legislativo generale

3.5.2. Forme di intercomunalità

3.5.3. La realtà della collaborazione intercomunale tedesca

3.6. Conclusioni

PARTE II IDEE ED APPROFONDIMENTI

Sezione I Governance, recesso e scioglimento delle Unioni di Comuni. Ricognizione (dagli statuti delle Unioni lombarde)della regolazione in tema di stabilità dell’ente

Sezione Ia Il problema della stabilità delle Unioni di Comuni nell’attuale dimensione normativa e applicativa

Capitolo 4

Autonomia statutaria e stabilità nelle Unioni di Comuni: profili giuridici

4.1. Evoluzione dell’Unione di Comuni nella normativa nazionale (primi cenni)

4.2. L’autonomia statutaria delle Unioni di Comuni: natura, esten­sione, caratteri

4.3. Dinamiche dell’instabilità nelle Unioni di Comuni

Capitolo 5 Le funzioni delle Unioni di Comuni tra legislazione nazionale e normazione regionale

5.1. L’esercizio associato di funzioni comunali nella normativa nazionale

5.2. Le funzioni delle Unioni di Comuni nella legislazione regio­nale

5.3. Le funzioni delle Unioni di Comuni negli statuti. Alcune esem­plificazioni

Capitolo 6 Ricognizione normativa e modelli statutari. Il caso delle Unioni di Comuni delle Province di Bergamo e Brescia

6.1. Le Unioni di Comuni in Provincia di Bergamo

6.1.1. Dati di contesto

6.1.2. La disciplina della governance

6.1.3. La disciplina dello scioglimento

6.1.4. La disciplina del recesso

6.1.5. Modelli regolatori di recesso, scioglimento e gover­nance negli statuti delle Unioni di Comuni bergama­sche

6.2. Le Unioni di Comuni in Provincia di Brescia

6.2.1. Dati di contesto

6.2.2. La disciplina della governance

6.2.3. La disciplina dello scioglimento

6.2.4. La disciplina del recesso

6.2.5. Modelli regolatori di recesso, scioglimento e governan­ce negli statuti delle Unioni di Comuni bresciane

Sezione Ib Modelli, buone prassi e prospettive migliorative nella disciplina statutaria delle Unioni di Comuni

Capitolo 7 Lo statuto delle Unioni di Comuni: una risorsa nascosta nelle pieghe dell’ordinamento

7.1. Premessa

7.2. Il rapporto intercorrente tra Unione e Comuni. Differenziali, potenzialità e declinazioni a geometria variabile (cenni)

7.3. Alcune idee di buon esercizio della potestà statutaria. Gover­nance, scioglimento, recesso, dotazioni organiche e sistemi informativi

Capitolo 8 Verso una “modellazione” dell’autonomia statutaria delle Unioni di Comuni. Le ipotesi per uno statuto-tipo

8.1. Premessa metodologica

8.2. La governance

8.2.1. Flessibilità delle soluzioni ed esigenze di equilibrio nel rapporto tra organi

8.3. L’esercizio delle funzioni programmatorie

8.4. Il recesso

8.4.1. Ancora sul recesso dall’Unione di Comuni: variabilità delle soluzioni e conseguenze della scelta

8.5. Lo scioglimento

8.5.1. Soluzioni per regolare l’esito estintivo

8.6. Conclusioni. La “modellazione” come preludio al buon eser­cizio dell’autonomia statutaria

Sezione II Elementi di finanza locale. Studio sulla regionalizzazione dei fondi statali all’associazionismo comunale

Capitolo 9 Costi e benefici dei processi aggregativi e il ruolo delle politiche incentivanti

9.1. Premessa alla trattazione

9.2. Obiettivi e criticità della cooperazione inter e sovra-comuna­le

9.2.1. Correzione delle esternalità e principio di corrispon­denza

9.2.2. Semplificazione, capacità di programmazione e go­verno di area vasta

9.2.3. Costi di transazione, perdita di potere e valori iden­titari

9.2.4. In sintesi

9.3. Forme di cooperazione

9.4. Il ruolo e la configurazione degli incentivi

Capitolo 10 I contributi statali e regionali alle forme associative nella disciplina normativa, regolamentare e amministrativa

10.1. Piccoli Comuni e sostegno alle gestioni in forma associata

10.2. La disciplina normativa statale

10.3. La disciplina normativa regionale e i provvedimenti ammini­strativi attuativi

10.4. Prime indicazioni sulle convergenze e divergenze tra fondo regionale autonomo e fondo statale regionalizzato. Istanze di modifica normativa

Capitolo 11 Disciplina ed effetti empirici della regionalizzazione. Benchmar­king interregionale sulle modalità incentivanti a favore delle gestioni associate

11.1. Introduzione

11.2. Regione Sardegna: analisi delle modalità incentivanti a favore delle gestioni associate nel triennio 2014-2016



11.3. Regione Emilia-Romagna: analisi delle modalità incentivanti a favore delle gestioni associate nel triennio 2014-2016

11.4. Regione Piemonte: analisi delle modalità incentivanti a favore delle gestioni associate nel triennio 2014-2016

11.5. Benchmarking interregionale

11.6. Riferimenti normativi

Capitolo 12 Il rapporto intercorrente tra spesa regionale e fondi statali all’associazionismo comunale

12.1. Introduzione al tema del rapporto tra spesa regionale ed entità dei fondi statali

12.2. La chiave di riparto tra Regioni del fondo statale

12.3. La spesa regionale lombarda per le gestioni associate e l’evo­luzione del peso di Regione Lombardia nella ripartizione del fondo statale

Capitolo 13 Processi in corso ed esigenze di transizione nella redistribuzione dei contributi alle forme associative

13.1. Il regime transitorio vigente

13.2. Le implicazioni connesse alle metodiche di ripartizione del fondo regionalizzato destinato alle forme associative

Capitolo 14 Politiche incentivanti e riordino territoriale

14.1. Premessa

14.2. Situazione attuale

14.2.1. Incentivi statali alle Unioni e alle Comunità monta­ne

14.2.2. Regionalizzazione

14.2.3. Periodo transitorio

14.2.4. Criteri d’accesso

14.2.5. Elementi premianti

14.3. Conclusioni prospettiche sulla futura declinazione del metodo di ripartizione dei fondi regionalizzati

14.3.1. Fondo unico di sostegno alle forme associative lom­barde

14.3.2. Riformulazione di parametri e soglie di accesso al fondo

14.3.3. Il nodo delle Comunità montane

14.3.4. Riordino generale e concertato

PARTE III L’UNIONE DI COMUNI COME PROGETTO MULTIDIMENSIONALE. INDICAZIONI OPERATIVE SU PROFILI TEMATICI PECULIARI

Sezione I Elementi di economia, bilancio e contabilità

Capitolo 15 Le metodiche di pianificazione, programmazione e misurazione dell’attività pubblica locale

15.1. L’economicità dell’ente locale e le sue determinanti

15.2. Il sistema informativo in generale

15.2.1. L’evoluzione del sistema informativo pubblico nella teoria

15.2.2. L’evoluzione del sistema informativo pubblico nelle norme

15.3. In sintesi: i contenuti del Documento Unico di Programma­zione e del Piano degli Indicatori di Bilancio

15.3.1. Teoria e prassi

15.4. Alcune considerazioni finali sul versante delle Unioni di Co­muni

Capitolo 16 Unioni di Comuni: bilancio, contabilità e tributi

16.1. Il quadro normativo di riferimento (cenni)

16.2. Il bilancio dell’Unione di Comuni

16.2.1. Risorse umane

16.2.2. Risorse strumentali

16.3. Il bilancio di previsione e l’esercizio provvisorio

16.4. Il bilancio consolidato

16.4.1. Predisposizione e approvazione in Giunta di due distinti elenchi

16.4.2. Trasmissione delle direttive agli enti i cui bilanci sono destinati ad essere compresi nel bilancio consolidato, concernenti le modalità e le scadenze per l’invio della documentazione necessaria per l’elaborazione del consolidato

16.5. Criticità redazionali e organizzative nelle Unioni di Comuni

16.6. Il procedimento di formazione del bilancio e gli adempimenti successivi

16.6.1. Gestione delle entrate

16.6.2. Gestione delle spese

16.6.3. Alcuni esempi di ripartizione della spesa

16.6.3.1. In rapporto alla popolazione, criterio ge­nerale

16.6.3.2. Per ogni funzione (missione), criterio pun­tuale

16.6.4. Riflessi economici/finanziari del personale

16.6.5. Altri adempimenti successivi alla formazione del bilancio

16.6.6. Sintesi

16.7. Gli investimenti ed il limite di indebitamento

16.8. I rapporti con le società partecipate

Allegati

Allegato A: Delibera trasferimento beni dal Comune all’Unione

Allegato B: Delibera Giunta dell’Unione trasferimento beni. Presa d’atto

Allegato C: Bozza delibera Servizio di Tesoreria

Allegato D: Determina subentro a contratto

Sezione II Elementi di organizzazione degli uffici e del personale

Capitolo 17 L’organizzazione e la gestione degli uffici e del personale delle Unioni di Comuni

17.1. L’organizzazione degli uffici delle Unioni di Comuni

17.1.1. Modelli di organizzazione territoriale

17.1.2. L’individuazione delle Posizioni Organizzative

17.1.3. Le funzioni trasversali

17.1.4. Il percorso costitutivo dell’Unione: tappe fondamen­tali

17.2. Le risorse umane e la loro gestione

17.2.1. La definizione della spesa del personale

17.2.2. L’acquisizione del personale nelle Unioni

17.2.3. La costituzione del fondo di miglioramento dei servizi dell’Unione

17.2.4. Disposizioni contrattuali incentivanti le gestioni as­sociate

17.3. Il ruolo del Segretario comunale

Sezione III Digitalizzazione, sistemi informativi ed ICT nelle Unioni di Comuni

Capitolo 18 Interoperabilità dei sistemi e cooperabilità delle organizzazioni. Le condizioni per un’efficace condivisione delle risorse nelle cooperazioni intercomunali

18.1. Introduzione

18.2. La cooperazione intercomunale

18.2.1. Interoperabilità

18.2.1.1. Definizioni

18.2.1.2. Modelli di interoperabilità

18.2.2. European Interoperability Framework (EIF)

18.2.3. Il framework W3H

18.3. Ambiente cooperativo e piattaforma di cooperazione

18.3.1. Il Reference Model

18.3.1.1. Differenti usi del Reference Model

18.3.1.2. Requisiti di cooperazione

18.3.2. Piattaforma di cooperazione

18.3.2.1. Servizi di tipo infrastrutturale

18.3.2.2. Servizi per l’interoperabilità applicativa

18.3.2.3. Servizi per la comunicazione

18.3.2.4. Servizi per la formazione

18.3.2.5. Servizi per il monitoraggio

18.3.2.6. Servizi per il management della coopera­zione

18.3.3. Relazione tra ambiente cooperativo e piattaforma di cooperazione

18.3.4. Schema di riferimento

18.4. Cooperazione interorganizzativa e integrazione

18.4.1. Sistemi Standardizzati di Governo Locale

18.4.2. Sistemi Integrati di Governo Locale (SIGL)

18.4.2.1. Integrazione virtuale e “fusione” virtuale

Capitolo 19 I sistemi informativi nelle Unioni di Comuni

19.1. Premessa: dieci evidenze in tema di eGovernment

19.2. Risultati del questionario inerente i sistemi informativi

19.2.1. Responsabile sistema informativo

19.2.2. Analisi delle funzioni delegate

19.2.3. Analisi dei sistemi informativi

19.2.4. Analisi dei servizi offerti ai cittadini

19.2.5. Lo stato dell’hardware, software e sicurezza informa­tica

19.2.6. Connettività LAN-WAN-internet

19.2.7. Affiancamento e accompagnamento da parte degli enti sovraordinati

19.3. I principali elementi delle Agende che interessano le Unioni

19.3.1. Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) e la Conferenza dei Servizi telematica

19.3.2. Il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID)

19.3.3. L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR)

19.3.4. Il sistema PagoPA

19.4. L’implementazione dei servizi online

Capitolo 20 ICT e sistemi informativi nelle Unioni di Comuni. Peculiarità e nodi (ir)risolti nello specchio delle esperienze empiriche

20.1. Considerazioni introduttive sugli ultimi interventi e sullo stato di attuazione dell’agenda digitale

20.2. Considerazioni in tema di Sistema informativo integrato e parametri di analisi preliminare dei sistemi informativi di Comuni che si avviano alla costituzione o implementazione effettiva dell’Unione di Comuni

20.3. Le misure minime di sicurezza informatica (c.d. cyber security) per le P.A. (AgID). Il piano di sicurezza informatica e la sua integrazione nel piano di sicurezza dell’Unione

20.4. La gestione documentale. L’allocazione dei dati

20.5. L’erogazione di metaservizi: il caso open data

20.6. Il rapporto con i fornitori di hardware e le società di software

20.7. Considerazioni sulla situazione dei sistemi informativi delle Unioni: criticità e prospettive

Sezione IV Elementi in materia di esercizio associato della Polizia locale

Capitolo 21 L’esercizio associato della funzione di Polizia locale

21.1. I vantaggi delle forme associate

21.2. La genesi della gestione associata per la funzione di Polizia locale

21.3. Analisi della normativa di riferimento

21.4. Il presidio delle funzioni essenziali in un comando associa­to

21.5. Le forme associative previste

21.6. Il personale di Polizia locale nelle gestioni associate

21.7. Aspetti giuridici legati alle qualifiche del personale di Polizia locale

21.8. La gestione del “clima” organizzativo

21.9. Il piano di fattibilità della gestione associata

21.10. La partecipazione finanziaria

21.11. La comunicazione alla cittadinanza

21.12. Il rapporto con le strutture tecniche comunali

21.13. Un caso-studio

Sezione V Elementi in materia di Urbanistica e Ufficio Tecnico

Sezione Va L’Ufficio Tecnico tra dimensione intercomunale e sovracomunale

Capitolo 22 L’Ufficio Tecnico Unico dell’Unione tra cooperazione interco­munale ed area vasta

22.1. Cenni storici in tema di legislazione urbanistica

22.2. I vari livelli di pianificazione territoriale

22.2.1. I Piani Regionali di Coordinamento

22.2.2. I Piani Regolatori Generali

22.2.3. I Piani Strutturali

22.3. La perequazione urbanistica

22.4. Provvedimenti autorizzatori. Brevi cenni

22.5. I Piani intercomunali tra cooperazione intercomunale e area vasta

Capitolo 23 Pianificazione di area vasta e Piani associati comunali

23.1. Premessa

23.2. Ripresa economica e organizzazione del territorio

23.3. Componenti indispensabili per il governo dei temi di area vasta

23.4. Un sistema di strumenti di pianificazione per il coordinamento del territorio

23.5. Pianificazione intercomunale e sovracomunale, un chiarimen­to

23.5.1. Zone omogenee e ambiti ottimali per favorire il co­ordinamento di area vasta

Sezione Vb L’Ufficio Tecnico nelle Unioni di Comuni. Repertorio delle funzioni amministrative

Capitolo 24 Istituzioni della funzione di Ufficio Tecnico nel Comune e nell’U­nione di Comuni

24.1. Premessa

24.2. Funzioni fondamentali dei Comuni, distribuzione dei fondi regionali alle Unioni di Comuni e Ufficio Tecnico Aggregato

24.3. L’attività dell’Ufficio Tecnico comunale nella proiezione terri­toriale lombarda (cenni)

Capitolo 25 L’attività dell’Ufficio Tecnico (UT). Repertorio dei procedimenti

25.1. La necessità di un repertorio dei procedimenti

25.1.1. Macroarea 1 – Urbanistica e Governo del Territorio

25.1.2. Macroarea 2 – Edilizia residenziale pubblica e ma­nutenzione del patrimonio (inter)comunale, Lavori pubblici

25.1.3. Macroarea 3 – Edilizia privata

25.1.4. Macroarea 4 – Ecologia e Ambiente

25.1.5. Macroarea 5 – Altre fattispecie residuali (miscella­nea)

Capitolo 26 Procedimenti pianificatori, strutture e competenze degli Uffici Tecnici delle Unioni

26.1. La struttura funzionale degli Uffici Tecnici delle Unioni

26.2. Le competenze degli Uffici Tecnici

26.3. L’organizzazione delle funzioni relative agli Uffici Tecnici

26.4. Schema delle disposizioni statutarie sulle attività pianificatorie e sulle competenze degli Uffici Tecnici

26.5. Prime conclusioni

Capitolo 27 Le peculiarità dell’Ufficio Tecnico Aggregato in Unione. Evidenze dagli studi di caso

27.1. Introduzione

27.2. Fasi costitutive dell’UT associato

27.3. I risultati raggiunti dagli UT associati

27.4. Confronti tra casi

Capitolo 28 Prospettive di sviluppo della funzione di Ufficio Tecnico nelle Unioni di Comuni

28.1. Alcune prospettive di sviluppo muovendo dalla ricognizione dei procedimenti

28.2. Indicazioni di policy, rilanci ed esiti attesi

PARTE IV ALLEGATI

Allegato 1 Ricognizione normativa e modelli statutari. Le Unioni di Comuni in Provincia di Mantova

1. Dati di contesto

2. La disciplina della governance

3. La disciplina dello scioglimento

4. La disciplina del recesso

5. Modelli regolatori di recesso, scioglimento e governance negli statuti delle Unioni di Comuni mantovane

Allegato 2 Ricognizione normativa e modelli statutari. Le Unioni di Comuni in Provincia di Varese

1. Dati di contesto

2. La disciplina della governance

3. La disciplina dello scioglimento

4. La disciplina del recesso

5. Modelli regolatori di recesso, scioglimento e governance negli statuti delle Unioni di Comuni varesine

Allegato 3 Ipotesi di statuto-tipo per le Unioni di Comuni
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